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Far Cry 6 e le polemiche sui combattimenti di galli e anche alcuni polli…

La PETA, divisione brasiliana, ha chiesto che il minigioco presente in Far Cry 6 in cui combattono dei galli venga rimosso dal gioco perché crudele e diseducativo:



Alicia Aguayo, la portavoce dell'associazione animalista dice: “Far diventare uno sport orrendo e sanguinario come il combattimento tra galli, un gioco stile Mortal Kombat è lontanissimo dalla vera innovazione, dato che la società odierna è fortemente contro il forzare gli animali a combattere fino alla morte. I galli utilizzati nei combattimenti sono pieni di speroni acuminati che gli lacerano la carne e le ossa, causandogli ferite dolorose e mortali. Per questo la divisione latino americana di PETA chiede a Ubisoft di rimpiazzare questo riprovevole minigioco con uno che non glorifichi la crudeltà.“



Da animalista convinto non posso che dissentire da queste dichiarazioni.



Nel mondo dei videogiochi sono presenti quasi ogni tipo di atrocità commessa dall'uomo, nello stesso Far Cry gli omicidi e le mutilazioni non si contano. Chiedere d'interrompere questa rappresentazione di una realtà, benché effettivamente barbara e di poco gusto, solo perché coinvolge degli animali è quantomeno ipocrita. Seguendo questo ragionamento dovrebbe essere censurata qualsiasi forma di violenza presente nei videogiochi o negli altri media, perché non è bene che si “glorifichi la crudeltà”.



Inoltre l'ormai antica preoccupazione che i videogiochi possano essere di cattivo esempio per i giocatori dovrebbe essere ormai superata. Anche perché la riprova sta nel fatto che uno dei videogiochi più venduti e giocati di sempre, parliamo di GTA, non ha prodotto frotte di balordi che scorrazzano per le città rubando macchine e ammazzando prostitute. E ancora non capisco perché le associazioni animaliste non si indignino per altri giochi come le simulazioni di caccia o i massacri di vari animali presenti in altri mille giochi, o tutto o niente!



Voglio quindi concludere i miei pensieri ricordando alla sig. Alicia che i galli virtuali non soffrono e fortunatamente la maggior parte dei giocatori ha un cervello e sa distinguere il mondo virtuale da quello reale. Speriamo che il tempo dedicato a questa “battaglia” non venga sottratto ad altre che si occupano di animali reali, dove c'è ancora tanto da fare e di cui davvero indignarsi.



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11 ottobre 2021 alle 18:40

Condiviso da Sam Fisher e un altro.Piace a 8 persone

 

Ma possono anche non giocarlo se c’è qualcosa che li turba…. Come se un ebreo volesse che a Wolfenstein o giochi di guerra non ci fossero i soldati con le svastiche . Bah

 

Se le galline virtuali soffrissero.. dopo le mie nerdate a Zelda tirandole addosso a tutto del tutti 🤣 sarei un killer

 

La questione è molto semplice:

Al giorno d'oggi, certa gente si indigna per qualunque cosa dalla più banale alla più futile. Visto che per molti questa è "libertà" di espressione, pretendono di aver ragione a prescindere, così da poter aumentare la propria notorietà e fare parlare di sé, perché credono di essere speciali e la loro opinione conti più di quella degli altri (questo discorso si potrebbe applicare in molti contesti, ma non voglio che si perda il fulcro del discorso). Quindi: "Hey, Far Cry 6 è appena uscito, perché non trovare un motivo stupido per metterlo alla gogna e fare valere il mio pensiero così importante e speciale più di quello degli altri?!" tralasciando il sarcasmo, questo è il comportamento di molte persone purtroppo.

La sig. Alicia Aguayo, dovrebbe capire (oltre a ciò che già detto nell'articolo, con il quale concordo) che se è una realtà quella del combattimento e maltrattamento di galli, forse vederla in un videogioco potrebbe anche un po' sensibilizzare chi ignaro di una cosa simile che ahimè è una "pratica" ancora in voga in certi posti? Inoltre, non è che vedendolo in un videogioco automaticamente lo si va a replicare nella realtà, suvvia... A questo punto, nei videogiochi, non si dovrebbe nemmeno più uccidere persone o fare attività illegali o illecite.

Concludo dicendo che questo mi ricorda molto un episodio collegato ad Assassin's Creed Valhalla, quando Ubisoft venne incolpata di "abilismo" in quanto un personaggio che aveva una determinata caratteristica a livello visivo (se non ricordo male era sfregiata sul volto per via di una ustione, la quale provocata da un episodio in tenera età), aveva quest'ultima per trama e risultava un personaggio negativo e quindi la persona indignata si sentiva offesa e non ben rappresentata. Inoltre, cosa c'è di male se un personaggio subisce un torto e per questo diventa poi negativo alla livello di narrativa?

Far Cry 6, al momento, è diventata una delle novità a cui aggrapparsi perché nota e quindi è più semplice fare notizia a riguardo e risaltare tra le tante cose di cui si parla in questo momento. Bah...