Metal Tales: Overkill – Recensione
Gli appassionati di chitarre e growl sono invitati davanti al palco su cui si esibisce per la nostra recensione Metal Tales: Overkill. Il nuovo titolo di Zerouno Games promette di offrire ai giocatori tanta buona musica mischiata a della sana azione tra un headbanging e l'altro. Tirate fuori dall'armadio la maglietta degli Iron Maiden e provate a diventare divinità del metal.
Enter Sandman
Se andiamo indietro nel tempo, è facile notare che il team responsabile di Metal Tales si è sempre dedicato a produzioni più pacate. Astria Ascending e, ancora prima, Bleep Bloop sono esempi di giochi vividi e freschi, in netto contrasto con la nuova proposta metallara dei ragazzi di Zerouno Games. Il gioco si presenta infatti come un roguelike di stampo classico, ambientato in un mondo in cui una terribile piaga sta colpendo gli appassionati del metal.
Quattro eroi, i protagonisti del gioco, sembrano però immuni a questo morbo, e decidono di allearsi per fermare il male. Per farlo dovranno abbattere i loro stessi fratelli, ormai irreversibilmente mutati, e cercare di salvare otto musicisti, diventando finalmente i re (o le regine) del metal e salvando la Terra. Tutto molto basilare, perfetto per lanciare i giocatori nell'azione di quello che fin da subito si rivela un classico top-down shooter.
Dal menu iniziale è possibile scegliere se avviare la campagna, giocare in cooperativa, controllare gli extra e infine accedere alle opzioni. In quest'ultimo ramo, oltre alle tradizionali modifiche che possono essere apportate al comparto audio, troviamo anche la possibilità di alterare i comandi e l'icona di mira, scelte utili e spesso dimenticate.
War Pigs
Dopo aver sistemato le opzioni, è la volta di lanciarsi nell'azione. Come detto, Metal Tales: Overkill altro non è se non un roguelike con grafica a volo d'uccello. I giocatori impersonano uno dei quattro eroi disponibili (alcuni dei quali da sbloccare completando la campagna) e affrontano orde di nemici desiderose di farci la pelle. Per chi fosse avvezzo al genere, la struttura generale del gioco è identica a quella proposta dal celebre The Binding of Isaac.
Stanze generate proceduralmente ricolme di nemici da uccidere e, di tanto in tanto, aree bonus contenenti oggetti speciali per potenziare il personaggio. Immancabile anche il negozio, in cui spendere le monete conquistate, e una boss room per piano in cui affrontare un cattivone. Il gioco termina con la morte dell'eroe o con il superamento di un totale di sei aree, in cui si passa per tre macro ambienti diversi. Qui cambiano anche i nemici, quindici in totale, che cercheranno di colpirci e toglierci i tre plettri che rappresentano le nostre vite.
A parte la buona tematizzazione e la presenza di una grande quantità di oggetti, Metal Tales: Overkill rispecchia quindi i canoni del genere. Persino gli attacchi direzionali, eseguiti strimpellando la propria chitarra elettrica, sanno di già visto, così come i poteri speciali utilizzabili. Nonostante questo, durante le prime fasi il titolo risulta divertente e immediato, salvo poi scadere nella banalità.
Raining Blood
L'ostacolo più grande su cui Metal Tales: Overkill inciampa è sicuramente la ripetitività. Dopo un paio d'ore tutto quello che facciamo sa di già visto, con il numero limitato di nemici e boss che non aiuta a scrollarci di dosso questa sensazione. Persino i poteri si assomigliano tutti tra loro, senza contare che ottenere i giusti potenziamenti renderà inutile qualsiasi tattica, dato che si potranno abbattere nemici e boss con un paio di colpi ciascuno.
A venire in parziale soccorso del giocatore troviamo una modalità cooperativa che permette di condividere l'esperienza con un amico in locale. Intendiamoci, anche qui non si tratta di niente di eclatante, ma è comunque un'aggiunta interessante per un genere che molto spesso si focalizza solo sul single player. Anche così, comunque, dopo un paio di partite non ci sarà molto altro da vedere nel mondo di Metal Tales: Overkill.
Non aiutano poi tutta una serie di stereotipi del mondo metal, simpatici e all'apparenza azzeccati per i primi minuti, quasi frustranti per il resto dell'avventura. I mostri che ci attaccano urlando, le ragazze che gorgheggiano con soavità e persino una serie di citazioni con gergo giovanile (parole come “niubbi” si sprecano) sono l'apice di un'esperienza a metà tra il trash e il banale.

Rainbow in the Dark
A riabilitare parzialmente Metal Tales: Overkill ci pensa quello che di fatto è l'elemento più importante del gioco, la colonna sonora. I brandi da inserire nel titolo sono stati scelti con grande cura, pescando non a piene mani dai classici senza tempo ma puntando a sponsorizzare band emergenti meno note. Molte band, come gli australiani A Breach of Silence oppure i Blacklist 9 dal sud della Califorinia, sono appoggiate peraltro alla nota etichetta Eclipse Records.
Tantissima qualità quindi per i fan del metal, con canzoni che accompagnano il giocatore nel corso dell'intera avventura (modificabili peraltro tramite un simpatico juke box) e persino una sezione per ogni singola band inserita nella sezione Extra. Tramite questo menu è possibile scoprire curiosità sui gruppi e approfondire la propria conoscenza del metal. Una grandissima cura e passione quindi, che non si riflette purtroppo sul comparto grafico
I modelli poligonali sembrano presi di peso dalla mitica PlayStation 2, con buona pace della next-gen di console. Gli effetti speciali, per quanto discreti, sono comunque molto limitati, così come il design a tratti grottesco dei boss. Buona la veste dei menu invece, che come il resto del gioco trasuda tanto stile metal, a volte fin troppo. Discreta la longevità, con una campagna che può potenzialmente essere rigiocata all'infinito ma terminabile comunque in una mezz'oretta circa.
Trofeisticamente parlando: Cum on Feel the Noize
Al momento della stesura di questa recensione, essendo Metal Tales: Overkill non ancora uscito sullo Store, non ci è stato possibile accedere alla lista trofei del gioco. Nel corso delle nostre partite abbiamo comunque avuto modo di sbloccare una buona serie di trofei per aver completato i capitoli, sconfitto i boss e terminato determinate stanze. Completare la lista ideata da Zerouno Games non sembra quindi impresa impossibile, ma seguiteci sul nostro forum per tutti gli aggiornamenti del caso.
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