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Bodies – Quattro omicidi, quattro epoche diverse, lo stesso cadavere

Nel 2014 l'etichetta Vertigo della DC Comics si stava avvicinando pian piano alla sua chiusura, con sempre meno serie all'attivo. Tra queste c'era anche Bodies, una miniserie che mancava da diverso tempo in Italia e che è appena tornata in una nuova edizione per Panini Comics. Nel corso di otto numeri, Si Spencer ci racconta un mistero che si dipana in quattro epoche diverse, e lo fa con l'aiuto di altrettanti disegnatori. Dean Ormston, Phil Winslade, Meghan Hetrick e Tula Lotay sono gli artisti di una storia ambiziosa ma ben costruita e che riuscirà a stupirvi.



Bodies – Spencer, Ormston, Winslade, Hetrick, Lotay; Panini Comics



C'è un cadavere a Longharvest Lane



1890, l'ispettore Edmond Hillinghead è a caccia di Jack Lo Squartatore, ma una notte si imbatte per caso nel cadavere di un uomo nudo e pieno di ferite. La sua identità è sconosciuta e l'unico elemento degno di nota è uno strano simbolo sul braccio. 1940, Charles Whiteman è un ispettore ebreo, fuggito dalla Polonia e corrotto. Mentre sta torturando un uomo, un raid aereo colpisce Londra e distrugge l'edificio in cui si trovava fino a pochi secondi prima. Ripresosi dall'impatto, apre gli occhi e vede uno strano cadavere. 2014, la detective musulmana Shahara Hasan sta guidando la sua squadra per fronteggiare alcuni manifestanti razzisti in strada. Riesce a sedare la rivolta, ma nella zona compare un cadavere che non sembra appartenere a nessuno dei manifestanti. 2050, Maplewood è una ragazza che vive sola, ha perso i suoi ricordi e fatica a dare un nome agli oggetti che la circondano. Un giorno trova un cadavere all'esterno della sua abitazione e decide di portarlo in casa.



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Il ritrovamento del cadavere nel 2014 e il 1890 dell'ispettore Hillinghead – Bodies – Spencer, Ormston, Winslade, Hetrick, Lotay; Panini Comics



Lo stesso cadavere misterioso ritrovato in quattro epoche diverse nella medesima strada di Londra. Tutti si chiedono a chi appartenga e come sia arrivato lì, ma a primo impatto non c'è nessun indizio che possa far risalire facilmente al colpevole. Ognuno elabora la propria teoria in base al poco che ha in mano e cerca di indagare. Da questo punto in comune ogni storia prende una piega diversa e vediamo cosa succede ai quattro protagonisti. Che sia nel 1890 o nel 2050 è evidente che il cadavere nasconde qualcosa di strano e, forse, persino di occulto. Il simbolo presente sul polso della vittima inizia ad apparire in maniera ricorrente, ma nessuno conosce il suo significato. Di sicuro il corpo non è arrivato lì per caso e risolvere il mistero cambierà per sempre le vite dei protagonisti, ignari di essere parte di un disegno ben più grande.



Un mistero per indagare la contemporaneità



Ogni numero della serie è suddiviso in quattro e, in questo modo, le diverse linee temporali procedono di pari passo verso la risoluzione del mistero. Le diverse ambientazioni permettono a Si Spencer di divertirsi a inserire diverse tematiche all'interno della storia. A primo impatto potreste rimanere confusi, ma basta poco per adattarsi alla struttura del racconto. Così, dall'epoca vittoriana si passa in un attimo a un futuro in stile cyberpunk, dove la tecnologia ha assunto nuove forme. Sullo sfondo ci sono comunque alcune tematiche comuni, come la questione razziale e, più in generale, il pregiudizio verso chi è considerato diverso. Come specificato anche nell'introduzione al volume, nel 2014 il Regno Unito stava attraversando un periodo complicato, le prime discussioni sulla Brexit erano alle porte e il razzismo si faceva sempre più diffuso tra la popolazione. Si Spencer ne è ben consapevole e, in fondo, Bodies è il suo modo per affrontare queste tematiche.



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Blitz tedesco su Londra nel 1940 – Bodies – Spencer, Ormston, Winslade, Hetrick, Lotay; Panini Comics



Al di là della componente investigativa, che sfocia nell'occulto e nell'horror, i personaggi portano con sé alcuni aspetti per nulla banali e ben tratteggiati dallo scrittore. Ad esempio, l'ispettore Edmond Hillinghead è omosessuale, ma è costretto a reprimere la sua natura in una società che lo considererebbe come un depravato. Allo stesso modo, Shahara Hasan è musulmana e, come nel mondo reale, nella Londra del 2014 di Bodies le tensioni razziali sono fortissime. Diverse sfaccettature di un tema che si incastra perfettamente nel mistero da risolvere. Forme di pregiudizio che, nel corso degli anni, hanno avuto destinatari diversi, ma parte di un processo ciclico che sembra impossibile arrestare. E se proprio il cadavere fosse la chiave di volta per portare a un cambiamento positivo?



L'ottimo lavoro dei disegnatori



I quattro disegnatori coinvolti hanno stili molto diversi, ma ben azzeccati per l'epoca rappresentata. Dean Ormston mette in scena un 1890 oscuro e sporco, dove l'orrore si annida in ogni angolo di strada e l'occulto è appannaggio di segrete logge massoniche. Il grigio e il nero sono i colori dominanti, con il rosso a risaltare per alcuni elementi specifici. Lo stile di Phil Winslade fa emergere, invece, il lato più noir e thriller della storia. Un tratto molto spigoloso e ricco di chiaroscuri, che racconta bene la violenza degli anni '40. Con l'avanzare delle epoche, anche lo stile di disegno cambia. Le tavole di Meghan Hetrick presentano un tratto più moderno ma anche più semplice, con personaggi molto espressivi, ma meno d'impatto rispetto ai nomi menzionati in precedenza. Infine, Tula Lotay mette in scena un futuro molto simile al nostro ma altrettanto diverso, ricco di colori e con alcuni elementi molto accentuati, a partire dalle espressioni e dalle movenze della protagonista. Ottimo per dare vita al lato più fantascientifico e cyberpunk della storia.



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Il 2050 futuristico di Tula Lotay – Bodies – Spencer, Ormston, Winslade, Hetrick, Lotay; Panini Comics



L'ottima scrittura di Si Spencer e il talento dei quattro disegnatori si combinano alla perfezione e fanno sì che Bodies sia una serie davvero interessante e ricca di sorprese. Tutti gli elementi si incastrano alla perfezione verso un finale ricco di soprese ma ben azzeccato, che soddisfa il lettore. Un mix di generi che tocca anche tematiche importanti e in perfetto stile Vertigo, che vi consigliamo sicuramente di recuperare. Inoltre, lo scorso anno è uscita su Netflix una miniserie ispirata proprio al fumetto. Non l'ho ancora vista, ma penso che la recupererò presto, per capire come hanno adattato una storia ben scritta ma dalla struttura difficile.



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17 aprile alle 10:30