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The Samurai Collection – Recensione Speedrun

Per il ciclo QUByte Classic (per dirla in stile televisivo) vi presentiamo la recensione Speedrun di The Samurai Collection. Continuando a pescare a piene mani dal passato, il publisher si appoggia nuovamente allo studio Piko Interactive per tentare di salvare antichi prodotti pubblicati nel periodo in cui Nintendo e SEGA rivaleggiavano nella vendita di console.



Guerrieri orientali



Siamo nel 1991 e nelle case di alcuni fortunati trova spazio il mitico Amiga. Sulla console compare, grazie a Vivid Image e Ubisoft, un gioco d'azione a piattaforme con un protagonista decisamente scontato. Il titolo The First Samurai lascia infatti spazio a pochi dubbi su chi interpreteremo durante l'avventura. Altrettanto facile dedurre che l'ambientazione sarà il Giappone: qui durante una battaglia, un demone uccide il maestro del nostro samurai.



Un mago entra a sua volta in conflitto con la creatura, riuscendo a sopraffarla e obbligandola a fuggire non in un altro luogo, bensì in un'altra epoca. Il nostro samurai chiede al mago di farlo viaggiare nel tempo a sua volta, per inseguire il demone e vendicare il suo maestro. Inizia così un classico gioco d'azione a scorrimento orizzontale, ambientato in varie epoche (dal passato al futuro).



La struttura di The First Samurai, seppur innovativa per l'epoca in cui è stato pubblicato, risulta molto basilare: bisognerà raccogliere una serie di oggetti che permetteranno di proseguire nell'avventura, evitando la morte. Particolarità è che il nostro eroe senza nome impugna una spada magica che lo protegge. Quando si verrà colpiti, si perderanno dapprima la normale salute e successivamente la forza dell'arma. Esaurita anche quella ci rigenereremo ma potremo combattere solo a colpi di arti marziali.



Se anche così cadremo sotto i colpi dei nemici, potremo sfruttare una serie di vasi per rinascere e continuare la guerra. Inoltre saltuariamente il mago arriverà in nostro soccorso per farci superare ostacoli altrimenti insormontabili. Niente di clamoroso, ma comunque siamo di fronte a un prodotto risalente a trent'anni fa (arrivato per la prima volta in Europa).



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Non c'è due senza tre



Il pacchetto realizzato da Piko Interactive non poteva certo ricevere la noema di Collection senza includere più di un titolo. Ecco perché la raccolta include anche The Second Samurai, che con molta fantasia fa da seguito al primo. Rispettando la numerologia, i giocatori questa volta interpreteranno due samurai (un uomo e una donna) che viaggeranno nel tempo per liberare le anime degli innocenti intrappolate in vasi.



La struttura di gioco cambia solo in minima parte rispetto a The First Samurai, mostrando però in maniera evidente la progressione dettata anche dalla pubblicazione del gioco su SEGA Mega Drive, oltre che sul già citato Amiga. La più grande modifica è rappresentata dalla presenza di quattro livelli di difficoltà, che vanno da Easy fino a Brave. Per il resto, si tratta ancora una volta di un'operazione nostalgia da parte di QUByte Interactive, che punta a far sorridere i fan dei giochi a 16-bit.



Come da tradizione, anche nella The Samurai Collection troviamo infatti le stesse scelte stilistiche di altre opere, da Radical Rex a Jim Power: schermo ridotto, fondale a disegno fisso e il desiderio di mantenere il titolo quanto più fedele possibile all'originale. La fluidità generale risulta buona, così come la gestione della colonna sonora e dei comandi, ben adattati al controller di PlayStation.



Il prezzo relativamente contenuto permette di sorvolare su alcuni piccoli difetti e soprattutto su una longevità nella media, ridotta anche dall'assenza di sfide secondarie o di aggiunte che spingano a rigiocare le due avventure. Certo, potreste voler giocare a varie difficoltà The Second Samurai, ma l'unico motivo per farlo potrebbe essere la lista trofei del gioco.



Il Platino di The Samurai Collection



Come potete facilmente immaginare, in maniera simile a quanto svolto nelle altre raccolte Piko ha inserito uno scintillante Platino nella lista trofei di The Samurai Collection. Per ottenerlo sarà necessario completare una serie di richieste basilari: raggiungere un dato punteggio, sconfiggere i boss e terminare i due giochi. Attenzione però al trofeo che vi chiederà di terminare The Second Samurai a difficoltà Heroic, non esattamente una passeggiata di salute.




L'articolo The Samurai Collection – Recensione Speedrun proviene da PlayStationBit 5.0.

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4 maggio alle 17:10

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