Cilla – Recensione Speedrun

Nei panni del soldato (quasi) perfetto, abbiamo realizzato la recensione speedrun di Cilla. Sviluppato da Stamina Zero, questo shoot'em up bidimensionale punta a offrire agli appassionati del genere un nuovo esponente, in grado di richiamare i fasti del passato. Sparatorie spaziali, enormi boss e ovviamente un mondo da salvare saranno cliché sufficienti a farci innamorare?

La perfezione non esiste

Se è vero il motto che fa da titolo al nostro paragrafo, allora riusciamo a spiegarci come mai il progetto di creare un soldato perfetto sia naufragato. Cilla è uno sparatutto atipico, in quanto tenta di proporre ai giocatori una trama. La protagonista del gioco è una soldatessa creata per essere la macchina da guerra perfetta, in grado di fermare eserciti di nemici da sola. Ebbene, con una serie di luoghi comuni incredibili, nel corso dell'avventura scopriremo di non essere così refrattari agli errori.

La nostra eroina inizierà infatti ad avere scrupoli, farsi delle domande e in ultima analisi dubitare di tutto ciò a cui sta prendendo parte. Non che questo però la fermi dal fare una mattanza di astronavi, distruggendo tutto ciò che le si parerà davanti per salvare l'umanità. La storia di Cilla, pur cercando di essere avvincente, risulta stantia e costellata di dialoghi che spezzano l'azione e demoliscono il ritmo frenetico tipico degli shoot'em up bidimensionali. La localizzazione peraltro è tutt'altro che esente da errori, il che rende la narrazione a tratti grottesca. Insomma, non la migliore delle scelte per far sì che Cilla si distinguesse da tutti gli altri esponenti del genere.

Se a questo aggiungiamo una realizzazione tecnica che, come vedremo, è parecchio lacunosa, è facile capire come l'ora scarsa di gioco necessaria a completare la storia sia tutt'altro che esaltante. Tra nemici sempre uguali, ambientazioni ridondanti e boss poco ispirati, Cilla ha tutte le carte in regola per candidarsi come una delle opere meno affascinanti dell'anno.

Il gameplay di Cilla

Se siete pratici di sparatutto a scorrimento, come i più piacevoli CYGNI: All Guns Blazing e simili, saprete cosa aspettarvi anche da Cilla. Il giocatore sale a bordo di un'astronave e dovrà sparare per abbattere ondate di nemici che appariranno a schermo. Ci si potrà spostare verticalmente e orizzontalmente e sfruttare modifiche alle armi e potenziamenti. La nostra nave potrà subire un certo numero di colpi, fino all'eventuale distruzione.

Tutto quindi totalmente ordinario ma, molto spesso, anche totalmente noioso. A differenza dei bullet hell più celebri, Cilla non ci riversa addosso ondate di nemici e proiettili. Tutto è molto piatto e stantio, tanto che spesso basterà continuare a sparare spostandoci su e giù per avere la meglio degli avversari. I boss offrono una sfida aggiuntiva, ma mai proibitiva. Il design inoltre è rivedibile: emblematico il muro (letteralmente una linea con dei cannoni) che ci ostacolerà a metà avventura.

Il gameplay non esaltante fa il paio con un comparto tecnico scialbo. Gli effetti sonori e grafici sono piacevoli, ma tutto è monotono e lento al punto tale da farceli dimenticare. Le ambientazioni sono piatte e ripetitive, così come il design dei nemici e quello già citato dei boss. Praticamente inesistente la rigiocabilità: una volta terminata la storia avrete poco altro da fare nei panni del soldato perfetto. Di buono ci sono solo i 60fps del gioco, magra consolazione viste le lacune evidenziate.

Il Platino di Cilla

In questa devastazione generale, una buona notizia c'è: stiamo parlando della lista trofei di Cilla. Una manciata di coppe molto semplici da sbloccare, condite da uno scintillante Platino. Un lavoro veloce e ben retribuito per i cacciatori di coppe pratici degli shoot'em up. Se invece siete digiuni del genere, potreste trovare qualche grattacapo in più. Nulla comunque di realmente preoccupante.

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