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Deckscape – Dungeon – Recensione

La fortunata serie Deckscape si arricchisce di un nuovo capitolo, Dungeon, di cui abbiamo realizzato una ricca recensione spoiler free. Giunta ormai al dodicesimo capitolo, la saga di escape room tascabili di dV Games mantiene invariato lo stile ormai ben noto agli appassionati, proponendo alcune varianti sul tema. Se non avete paura di draghi e incantesimi, non vi resta che continuare a leggere.



Tutto in un mazzo



Se siete nuovi alla serie Deckscape, vi basteranno pochi minuti per scoprire questo universo. Il concetto di base è molto semplice: all'interno della scatola troviamo un mazzo di 60 carte oversize, da leggere in sequenza. Queste contengono sfide ed enigmi da superare, proprio come in una escape room. Ogni errore commesso comporterà una penalità a fine partita che influenzerà la valutazione finale, ma che non impedirà comunque di giungere alla fine della storia. Non esistono game over né strade secondarie da percorrere: i Deckscape si giocano dall'inizio alla fine, tutti d'un fiato.



Queste premesse sono applicabili anche al capitolo Dungeon, ultimo della fortunata serie di DV Games che, come è facile intuire, ci porta in un mondo fantasy. Abbandonate le oscure strade di Tokyo Blackout, ci avventureremo infatti in compagnia di tre avventurieri all'interno di un labirinto. Qui si dice riposi il drago Kronaris, creatura che per lungo tempo donò pace nei Tre Regni. I nostri eroi sono decisi a scoprire il suo destino, per far sì che il regno torni a risplendere come un tempo.



All'interno della scatola di Deckscape – Dungeon troviamo come detto un mazzo di 60 carte che conterrà anche le istruzioni per giocare. Le regole infatti vengono spiegate man mano, rendendo il titolo accessibile a giocatori con qualsiasi livello d'esperienza. La sfida è pensata per gruppi di 2-6 giocatori, ma può essere affrontata anche in solitario. Chiaramente, più aumenteranno i partecipanti, maggiore rischierà di essere il caos. Ad accompagnare le carte troviamo una novità: 14 pedine in cartone per eroi e mostri, che serviranno per alcuni enigmi.



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Come si gioca a Deckscape – Dungeon



Affrontare il labirinto e le sue minacce è un'impresa alla portata di qualsiasi avventuriero. Come detto, Deckscape – Dungeon non ha manuali, ma le istruzioni vengono fornite man mano che si gioca. Il concetto base è quello di leggere le carte seguendone le istruzioni: queste ci sveleranno parti della storia oppure ci proporranno degli enigmi da risolvere. In questa variante Dungeon dovremo anche affrontare percorsi paralleli, scegliendone l'ordine a nostro piacimento. Questa formula non è inedita ma è di sicuro impatto, soprattutto per chi affronta un titolo della serie per la prima volta.



Dopo 12 capitoli, il rischio era quello di perdere parte del fattore wow, cosa che fortunatamente non accade. DV Games è stata abile nel proporre enigmi ancora una volta astuti ma mai troppo complessi, risolvibili con un po' di ragionamento e, alle volte, con un pizzico di pensiero laterale. La presenza delle pedine consente di proporre delle sfide più “materiali”, in cui dovremo spostare gli eroi e i mostri per risolvere dei rompicapo. Questa ci è sembrata la parte meno riuscita, in quanto affrontando la sfida in gruppo solo un giocatore per volta potrà maneggiare le pedine. La conseguenza è una perdita di coinvolgimento, con il rischio di rimanere a guardare mentre gli altri agiscono.



Tornando al gioco, come anticipato anche Deckscape – Dungeon non propone strade alternative né ha elementi che possano portare alla sconfitta. Leggeremo tutte le 60 carte del mazzo in sequenza, superando gli enigmi o prendendo penalità in caso di fallimento, fino all'epica conclusione. Una volta terminate le carte, riceveremo una valutazione per i nostri sforzi e potremo eventualmente vantarci con i nostri amici. Non sarà però possibile riaffrontare la sfida: come da tradizione, si tratta di un titolo one shot.



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Deckscape – Dungeon: una fuga fantasy



Dopo aver passato un'ora in compagnia del guerriero, dell'arciere e della maga di dV Games, possiamo confermarvi che anche questo nuovo capitolo della serie Deckscape si mantiene su livelli qualitativi molto alti. La mente di Martino Chiacchiera continua a sfornare puzzle ed enigmi affascinanti, introducendo di volta in volta nuovi elementi che non snaturano i principi della serie. Lo stile farà sicuramente colpo su tutti quelli che amano il genere fantasy, ma anche chi non vive di cappa e spada potrà tranquillamente cimentarsi nella sfida.



L'elemento meno solido del titolo sono le miniature, la cui gestione non ci ha convinto appieno. Questo nonostante una gestione brillante dei puzzle ambientali (se così possiamo chiamarli) trasformati per l'occasione in rompicapo su carta. A trarre giovamento da questa novità è invece l'effetto che il gioco fa una volta intavolato. Vedere eroi e mostri “in rilievo” regala un colpo d'occhio piacevole.



In sintesi quindi Deckscape – Dungeon è un'ottima aggiunta alla serie, che tiene fede ai suoi principi (e al prezzo contenuto) per proporre un'esperienza one shot affascinante e coinvolgente. Sia che decidiate di affrontarlo in gruppo, sia che vogliate cimentarvi nell'impresa da soli, si tratta di una escape room tascabile che animerà piacevolmente una serata, perfetta magari da portare con voi in vacanza.



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6 luglio alle 17:10