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Stefy7

ha scritto una recensione su Assassin's Creed II

Cover Assassin's Creed II per PS3

C'è poco da dire su questo gioco, o meglio c'è molto da dire. Rispetto al primo capitolo, ancora un po' acerbo, AC II è un passo in avanti colossale. I miglioramenti sono molteplici: la fase di esplorazione è decisamente più appagante rispetto al predecessore, impigliato com'era in un set limitato di cose da fare. Le diverse città o aree periferiche sono infatti piene di sorprese, con un'esplorazione quasi mai uguale e con ostacoli diversi. Perfino le corse sui tetti variano da città a città: da quelle più semplici a quelle in cui, in ogni tetto in cui atterri, ti troverai sicuramente a dover fare i conti con l'arciere di turno, facendoti rallentare la tua corsa verso il traguardo. Con le chicche della corsa di Forlì, per la prima volta da effettuare in sella al cavallo anziché a piedi; oppure dell'inseguimento negli Appennini in cui bisogna scortare Leonardo verso la Romagna. Il combat system resta più o meno lo stesso, ma è migliorato poiché aggiunge più armi, alcune delle quali riusciranno a dare una sensazione di varietà maggiore alle sfide. I nemici sono più variegati rispetto a prima: ci sono quelli capaci di evitare i colpi, quelli che attaccano da distanza con lance lunghe e difficilmente contrastabili, i bruti che colpiscono a piena potenza e ben protetti da una corazza molto resistente... La tendenza dell'IA, purtroppo, è sempre quella di attaccare a turni, ma spesso cmq capiterà di concentrarsi su un nemico e subire un colpo alle spalle da un altro. Nota dolente: il combattimento in sella al destriero è rimasto difettoso come in AC. Passando all'ambientazione meramente visiva, i vari scenari riescono ognuno a distinguersi (nel primo invece le somiglianze erano abbastanza marcate). Firenze e Venezia mi hanno dato una sensazione di ampiezza e bellezza totale; Forlì invece con il suo clima sempre cupo e con la campagna dominata da paludi, sembra quasi uno scenario infestato da qualche sinistra entità. Le missioni principali sono decisamente più divertenti rispetto al primo capitolo, reo di una ridondante ripetitività. Intendiamoci: in qualsiasi action la sostanza è arrivare da un punto A a un punto B attraverso un percorso. Il bello qui è proprio questo percorso, in cui il videogiocatore può quasi liberamente scegliere una moltitudine d'iniziative per portare a termine l'obiettivo. Sfondamento, stealth, utilizzo degli alleati (ladri, cortigiane, mercenari), depistaggi (coi cadaveri dei nemici abbattuti), marasma generato allarmando i passanti o gettandogli le monete per terra... Non è possibile annoiarsi in AC II. Ma il colpo da 90 è ovviamente la trama, forse migliorabile all'inizio quando Ezio sa già compiere cose che dovrebbe imparare solo dopo. In seguito però la storia assume il ruolo di assoluta protagonista, invogliando il videogiocatore a non staccarsi mai dallo schermo per proseguire. Merito anche delle boss-fight, curate da Dio. Soprattutto l'ultima, quella contro Rodrigo Borgia. Impossibile non esaltarsi quando, a fronte del temibile scettro papale, Ezio sfodera in nonchalance la Mela dell'Eden e 4 sue copie ci aiuteranno in battaglia. Fantastici anche i due dlc, che coprono le sequenze 12 e 13 (quest'ultima davvero ispirata, soprattutto nella missione in cui bisogna assassinare il mercante sulla barca, dove un minimo errore costerà il fallimento poichè visti dai nemici). Certamente ci sono dei difettucci, ma questo è uno di quei casi in cui si può tranquillamente soprassedere per godersi un'avventura eccelsa.