(contiene spoiler. leggete a vostro rischio e pericolo.)
E' la prima volta che mi capita di scrivere una recensione su un videogioco, di solito tendo a tenermi le mie opinioni, sui videogiochi, per me e a dirle a ben poche persone.
Ma questo gioco merita tutte le recensioni possibili. Solitamente tendo a mal sopportare i giochi che vengono idolatrati o eletti a perfetti (ci sono numerosi esempi, ma è meglio che non dico nulla per quanto riguarda questo argomento), per questo avevo visto questo gioco su youtube come prima cosa - perché spendere soldi a muzzo non è l'ideale per me, prima devo vedere se il prodotto è abbastanza valido da spenderci dei soldi, se non lo è almeno non ci rimetto niente- e ricordo come mi aveva presa sin da subito. L'ambientazione iniziale è uguale a quella alla quale siamo abituati, scenario famigliare, casa ben tenuta e molto altro ancora. Ma quando tutto precipita e ogni cosa comincia ad essere il contrario di tutto, ecco li comincia il vero "lavoro" per noi, cioè cercare di immedesimarci in un personaggio (che non importa se sia maschio o femmina) che cerca di far di tutto pur di tirare avanti, un personaggio che non è più legato alla morale come siamo noi, un personaggio che letteralmente potrebbe essere visto come il cattivo della situazione. L'ambientazione post-apocalittica per me è davvero perfetta e ben pensata, dopotutto non ci credo che dopo 20 anni di distruzione, di abbandono, tutte le cose sarebbe ancora belle pulite pulite e perfettine.
Joel è un personaggio rude e fa di tutto per tirare avanti, segnato dalla morte della sua bambina e sepolto sotto cumuli di sensi di colpa per essere sopravvissuto alla sua figlioletta. Joel è il classico anti-eroe, un personaggio che non per forza agisce per quello che noi riteniamo "il bene comune", ma per quello che lui ritiene il bene per se stesso.
Ellie invece è energica e curiosa. Matura oltre i suoi 14 anni, a causa delle circostanze, per buona parte della storia mantiene una specie di innocenza non voluta, ha ancora speranza negli altri (come quando avviene l'imboscata, dopo che sono stati da Bill. lei per prima cosa desidera aiutare l'uomo ferito, che poi ferito non lo è) e nella loro bontà. Amo questo gioco perché l'avventura esplora qualcosa che raramente viene esplorato: il rapporto padre/figlia. Certo loro due non sono davvero padre e figlia, ma alla fine è come se lo diventassero.
Vedo questo gioco sotto occhi totalmente diversi dal solito e proprio perché esplora un rapporto più che altro "Padre/Figlia" che amoroso o altro, ha fatto sì che questo gioco mi entrasse nel cuore e mi cambiasse almeno un pochino. Per me è perfetto in ogni sua sfumatura. A partire dall'uso di altri "infetti" e non dei classici zombie, che mi hanno anche un po' rotto sotto molti aspetti. Questi infetti sono totalmente diversi e a più riprese sembra persino di sentirli piangere. A me personalmente non hanno fatto paura, proprio per niente, ma hanno fatto sì che provassi ansia, specialmente coi clickers, timore di essere presa e morsa. L'ansia a volte è più sottile della paura e apprezzo questa ventata di novità nei giochi post-apocalittici che tra zombie e zombie, sono sempre quasi tutti uguali.
La parte che più mi ha segnata è di certo l'inverno. Quando Ellie di ritrova da sola, con Joel ferito e morente, a cacciare per mangiare, a girovagare nel bosco, posto ben poco sicuro in quelle circostanze. E in particolar modo l'incontro con David, che mi ha fatta sentire, strano a dirsi, vulnerabile e come un coniglio in gabbia. Mi ero immedesimata in Ellie talmente tanto che avevo il cuore che mi batteva fortissimo, durante la battaglia contro David.. In quel frangente si passa dalla vulnerabilità e dal coraggio di Ellie alla rabbia quasi cieca di Joel, che cerca di far di tutto pur di raggiungere la ragazza. La fine dell'innocenza di Ellie avviene nel momento stesso in cui uccide David, nel momento stesso nel quale si accanisce contro di lui, dandogli colpi su colpi. Quella seconda è la parte dove Ellie si rende conto sul serio come gira il tutto e non che prima non ne fosse al corrente, ma l'inverno le ha portato via l'ultimo brandello di innocenza e ha fatto sì che la sua personalità cambiasse. Inutile dire che la mia parte preferita in assoluto, di quel frangente così carico di tensione, sia il momento in cui Joel strappa Ellie da corpo senza vita di David e la chiama "baby girl", proprio come chiamava sua figlia.
Anche la fine è molto emozionante e non mi faccio remore nel dire che io stessa avrei agito come Joel. Avrei portato via Ellie senza pensarci due volte.
Si aggiunge anche la colonna musicale perfetta di Gustavo Santaolalla composta di pezzi malinconici e in linea con il gioco e la sua atmosfera.
Altro grandissimo pregio sono i doppiatori (inglesi, in questo caso. perché quelli italiani mi hanno fatto storcere il naso) che hanno fatto un lavoro davvero magistrale. Personalmente sono una grandissima fan di Troy Baker, amo tutte le sfumature della sua voce e anche qui non si smentisce e fa un lavoro perfetto. E anche Ashley Johnson è perfetta e riesce a rendere Ellie "umana". Amo il fatto che abbia doppiato un personaggio così forte, coraggioso, indipendente. Raramente ci sono personaggi femminili così che non aspettano di venire salvate ma che anzi salvano e non aspettano che "l'uomo di turno" venga in loro soccorso e risolva tutto per loro. Mi rispecchio molto in Ellie, sotto molti aspetti.
Ed è questo il grandissimo pregio di questo gioco. I personaggi sono umani, pieni di sentimenti, ti rendono facile il "lavoro" di affezionarti a loro e di immedesimarti. La grafica è bellissima e certi posti sembrano quasi reali, talmente sono fatti bene (ovvio che esistono davvero, ma certe volte sembrano scene prese da un film e non da un videogioco). La colonna sonora è il pezzo forte, perché non è niente di troppo epico e nella sua semplicità riesce a catturare.
Ho scritto un papiro infinito, senza contare che per le recensioni sono negata, ma per fortuna sono riuscita a buttare giù due parole.