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NB4Y

ha pubblicato un'immagine nell'album Immagini generiche

Nuovo anno e la crescita personale continua in modo molto aggressivo, come per recuperare il tempo che ho sentito perso con il covid. Lavoro ormai stabile, equilibrio generale nella vita raggiunto e per concludere di bellezza l'anno mi sono pure trasferito e posso respirare l'aria di una persona con libertà, tutte cose che fino ad un paio d'anni fa non pensavo neanche di raggiungere o meritare. Al me dell'anno prossimo toccherà solo migliorare un po' le routine e spingere un po' di più su nuove avventure ma con la nuova libertà trovata e i vari viaggi già previsti sta andando tutto liscio.

Detto ciò, gaming. Molti dei buoni propositi che avevo per quest'anno di gaming come il continuare alcune maratone e giocare a più JRPG non sono per niente stati mantenuti e la mia ossessione con la serie di Yakuza ha tenuto ben stretto il mio interesse generale quest'anno, ma nonostante ciò ho potuto giocare una buona varietà di roba con un anno 2024 previsto bello carico.

Quindi, 'sta top:

10. Drakengard
Come detto prima ho un sacco di viaggi previsti per l'anno prossimo e tra questi c'è pure un weekend a Parigi per il concerto di Nier, quindi che occasione migliore per recuperarmi la serie? Giocati quest'anno Drakengard 1, Drakengard du-Nier e Drakengard 3 con Automata pronto per gennaio.
Raramente sono stato così confuso dalla mia stessa opinione per un gioco e avere questa sensazione per 3 giochi di fila non è cosa da poco. Li metto tutti e tre circa allo stesso livello per motivi molto diversi e tutti e tre mi hanno soddisfatto nonostante i loro vari problemi pur volendo e aspettandomi un po' di più da ognuno di questi titoli. Direi che di poco ho preferito il primo Drakengard nonostante sia una tortura cocco e balle che non consiglierei nemmeno al mio peggior nemico.
È un'esperienza così particolare dove tutto è ingenierizzato alla perfezione per far perdere la testa al giocatore. Il protagonista muto, il gameplay vuoto e ripetitivo alla nausea dove non fai altro che ammazzare centinaia di persone, il cast di personaggi che non conosce la definizione di sanità ma che nonostante ciò continua a mettere in discussione le tue azioni e il susseguersi di accadimenti sempre più malati narrati in modo molto freddo e diretto (che è una cosa per la quale sento molto la mancanza negli altri giochi). E come ciliegina sulla torta, quella bomba di soundtrack composta da musica classica tagliata, incollata e loopata in modo così ripetitivo e fastidioso da chiudere il cerchio. Nel bene o nel male non troverò mai un altro gioco del genere.

9. Incredible Crisis
Passando all'estremo opposto, Incredible Crisis è una collezione di minigiochi che narrano di una storia molto semplice e banale di una famiglia che cerca di recuperare all'ultimo minuto un regalo di compleanno per la nonna. Nell'arco di 2 ore succede tanta roba assurda così velocemente, con un umorismo puramente giapponese, un artstyle coloratissimo, una fantastica colonna sonora dei Tokyo Ska Paradise Orchestra e un'enorme varietà nei minigiochi e nelle situazioni. È esattamente il tipo di gioco corto che adoro e vorrei giocarne di più l'anno prossimo.

8. Far Cry
Ok, questa è stata un'enorme sorpresa. L'ho cominciato abbastanza a caso e non mi aspettavo di ritrovarmi un fps COSÌ adatto alle mie esigenze. Si tratta di un gioco lineare composto da aree belle ampie e con un'intelligenza artificiale così stronza da obbligare il giocatore ad usare per bene le sue risorse e soprattutto l'ambiente in sé a proprio vantaggio. Con la difficoltà dinamica il gioco diventa un vero e proprio sandbox a livello di possibili modi di affrontare ogni livello ed è una cosa che mi ha soddisfatto dall'inizio alla fine. Oltre a ciò, è pure una bomba grafica con un'ambientazione tropicale dai colori molto vivi.

7. The Murder of Sonic the Hedgehog
Una piccola avventura molto charming che fa da lettera d'amore per i personaggi del franchise. Una storia generalmente solida con dei dialoghi davvero simpatici e un'ottima presentazione. Se il team riesce a sfornare più giochi piccoli del genere per dare più spessore al franchise ne sarei molto felice.

6. Spark 2
Spark è una serie nata da un fangame di Sonic per poi evolversi in una cosa tutta sua che mantiene belle in evidenza le sue ispirazioni (presentissime pure quelle di Kirby). Il 2 segna il suo passaggio al 3D ed è personalmente il mio capitolo preferito in quanto a divertimento. Ha una formula che mette insieme nel migliore dei modi il gameplay da Adventure e quello Boost e con il suo ottimo level design riesce a dare costantemente la sensazione di velocità e momentum che un gioco del genere necessita. Le boss fight sono puro shounen e danno il giusto hype e cambio di pacing al gioco

5. Resident Evil 2
Quest'anno ho finalmente cominciato seriamente i Resident Evil facendomi la trilogia iniziale e dopo un po' di fatica per abituarmi al primo è andata abbastanza liscia per ora. Tutti e 3 ottimi titoli con atmosfere sufficientemente diverse. Per quanto adori l'ambientazione più urbana e varia del 3 unita anche alla presenza costante del Nemesis, tutto sommato ho una leggera preferenza per il 2 che è un titolo generalmente ben più solido.

4. Need for Speed Underground
Una delle cose strane che ho testato l'anno scorso e quest'anno è stata lasciare l'algoritmo di tiktok guidarmi verso un consiglio sul cosa fare. E se l'anno scorso mi ha fatto giocare Sekiro e GTA III, quest'anno è capitato il turno di Need for Speed Underground, serie che volevo prendere un po' più sul serio da un po' e della quale mi ispirano principalmente i capitoli Black Box, quindi quale occasione migliore per cominciare dal primo gioco completamente in mano a loro? Ebbene Underground è una delle cose migliori che potessi chiedere per un racing game: una fantastica città costantemente notturna, un gameplay competente e divertente, una progressione lineare e diretta e una soundtrack principalmente nu/alternative metal da anni 2000.

3. GTA Vice City
Anche quest'anno recuperato un GTA e a 'sto giro uno che non avevo toccato più di tanto da piccolo. È assurdo quanti miglioramenti grossi ci siano rispetto al III uscito giusto l'anno prima. C'è il solito marchio di qualità della Rockstar che garantisce un gioco più che solido ma ciò che rende così unico questo capitolo è decisamente l'ambientazione e il suo periodo: una colorata Miami in pieni anni 80. Il miglioramento tecnico, l'uso di luci colorate, la maggiore enfasi su musica su licenza e la solita attenzione per i dettagli della serie fanno di questo un capitolo davvero speciale. Grazie a questa soundtrack ho pure fatto un tuffo più approfondito alla musica popolare di quel periodo e andrà avanti pure l'anno prossimo quando guarderò Miami Vice per ovvi motivi prima di passare al decennio successivo con San Andreas.

2. Yakuza 7
Bene, conclusa la maratona mainline di Yakuza e tra i titoli giocati quest'anno Yakuza 7 è stato il mio capitolo preferito. Un'ottima nuova direzione per la serie con un nuovo protagonista e cast di personaggi e persino un nuovo sistema di gameplay. Terrò una preferenza per l'immediatezza del menare la gente direttamente, ma il formato JRPG funziona benissimo a modo suo grazie ad un buon ritmo generale, ad un sistema di job divertente e al suo modo di integrarsi nella formula Yakuza. C'è un'ottima mole di contenuto per il quale mi sono divertito un sacco a completare e la storia parte e finisce con il botto risultando essere uno dei miei capitoli preferiti della serie a mani basse.

1. Bomb Rush Cyberfunk
Avevo moderato hype per questo gioco dall'annuncio ma tenevo il forte timore di ritrovarmi un gioco che si limita a fare da omaggio a Jet Set Radio e Future senza realmente aggiungerci qualcosa. Ora che è uscito posso tranquillamente considerarlo un terzo capitolo non ufficiale della serie in quanto è riuscito perfettamente a catturare l'essenza che richiede un gioco del genere, ad ampliare e migliorare vari elementi per modernizzare e mandare avanti quella che è una serie fermata 20 anni fa e ad avere comunque un'identità propria. Bomba di soundtrack, ottima presentazione, gameplay fluido e divertentissimo anche nel semplice movimento, buona dose di contenuto e una storia sorprendentemente interessante nell'esecuzione. Continuo ad essere in perenne conflitto sulla mia preferenza tra questo per gameplay e Jet Set Radio Future per atmosfera come mio "capitolo preferito" e chissà se il vero Jet Set Radio 3 riuscirà a sorprendere dopo l'uscita di questo gioco.

Bene, papiro di flussi di coscienza finito, nelle prossime ore o i prossimi giorni tiro fuori top annuali di altri media per concludere per bene l'anno e vi dico già buon anno a tutti, ma soprattutto a Reita. fermosi/