ParliamoNerd ha scritto una recensione su Red Dead Redemption 2
Red Dead Redemption 2 non è un Videogioco
È da quando Naughty Dog fece uscire The Last of Us che si può definire "Opera d'arte" un videogioco. Molti diranno di no, che ci sono opere d'arte nella storia dei videogame anche prima di un The Last of Us.
Io, però, tutto ciò di storico e intoccabile nel panorama videoludico l'ho sempre definito "capolavoro". E la differenza è semplice: la reazione emotiva che molti capolavori indiscussi non mi hanno fatto nascere. Se The Last of Us fu il primo, Red Dead Redemption 2 è la summa, la quadratura del cerchio perfetta, sia di una generazione che, forse, dell'intera storia videoludica.
Non starò qui a parlarvi di grafica, gameplay, comparto sonoro, musiche, level design. Quello potete giudicarlo giocandoci. Questa non vuole essere una recensione, vuole essere un brevissimo racconto su quelle che sono state le mie emozioni nel giocare e, purtroppo, finire RDR2.
Vivere l'avventura di Arthur Morgan è stato realmente un climax ascendente e discendente di emozioni e reazioni. La parola "redenzione" come non mai può essere incarnata da questo personaggio. È la prima volta che un titolo rispecchi cosí entusiasticamente il cuore di una storia personale e psicologica, la vita emotivamente combattuta di un fuorilegge che prende coscienza di una verità: il suo posto nel mondo è finito.
Il finale di questa storia, è un finale che tutti, avendo giocato al precedente capitolo, inevitabilmente conoscevano ma è l'unico finale che non avremmo mai voluto che arrivasse. Perchè Arthur Morgan siamo tutti noi che stiamo impugnando un gamepad, e chi vorrebbe arrivare alla fine della propria storia?! Nessuno.
Ma è proprio quella fine, in tutti i modi posticipata da continue missioni secondarie, cacce ed esplorazione, che innalza il titolo ad Opera d'Arte.
Non voglio dirvi altro se non, VIVETE Red Dead Redemprion 2 come l'ho vissuto io e capirete la differenza tra capolavoro e opera.
Voto assegnato da ParliamoNerd
Media utenti: 9.3 · Recensioni della critica: 9.8