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Su Twin Peaks - Una visione esoterica

“ Nascendo in questo mondo, cadiamo nell’illusione dei sensi; crediamo a ciò che appare. Ignoriamo che siamo ciechi e sordi. Allora ci assale la paura e dimentichiamo che siamo divini…” G. Bruno Seguiamo tracce, credendo solo alle evidenze.

Twin Peaks - Una visione esoterica

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La Loggia Nera ha un accesso, un varco aperto tra drappeggi di tende rosse dinanzi ad un cerchio in mezzo a dodici alberi di sicomoro, un albero antichissimo, presente in Palestina da migliaia di anni, l’albero biblico presso cui Zaccheo trovò la redenzione grazie all’incontro con Gesù. Il fico sicomoro era considerato sacro anche dagli Egizi , usato per la fabbricazione dei sarcofagi, era assimilato alla fenice, un simbolo unico di immortalità, di rinascita e salvezza.In ultimo, era l'immagine dei tre mondi, quello materiale, quello psichico e quello animico. E non è la Loggia Nera una sorta di limbo fra ciò che vive, ciò che è morto e il piano onirico? Una “sala d’attesa”, secondo le indicazioni del Nano.
Se, però, nella tradizione al sicomoro veniva conferita la simbologia della speranza, il valore figurativo di quello che esiste tra il terreno ed il divino, tra la vita e la la morte, diversamente accade a Twin Peaks, dove i sicomori sono scheletriti, morti e così segnale non più di speranza ed elevazione ma di inabissamento e caduta.

Il sicomoro è un fico, non è il fico il simbolo del peccato e dell'eresia?