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[E3 2016] Death Stranding – Anteprima

Hideo Kojima è sempre stato la wild card dell'E3. Mentre tutti mostravano trailer belli, sì, ma spesso e volentieri privi di anima, Kojima riusciva sempre a conquistare tutti con delle visioni che non potevano essere spiegate se non con la genialità. È successo con Metal Gear Solid V: The Phantom Pain (vi ricordate il video con Nuclear di Mike Oldfield?), ed è successo di nuovo quest'anno con Death Stranding, proiettato durante la mirabolante conferenza di Sony. In mezzo a sparatorie e gameplay accecanti, Kojima ha deciso di presentarsi con un video altamente simbolico ed ermetico, che lascia molto all'immaginazione ma allo stesso tempo, grazie alla sua intensità, rapisce lo spettatore in un viaggio estatico. Difficile slegare l'autore dal vissuto, difficile slegare il parto artistico dalla difficile separazione dell'autore giapponese con Konami e con una saga che l'ha reso famoso in tutto il mondo. Tanto che c'è qualche complottista, in questi giorni, che ha visto nel trailer di Death Stranding una rappresentazione simbolica delle vicissitudini lavorative di Kojima-san.



Chi non avesse ancora visto il trailer, si troverà di fronte a qualcosa di indecifrabile. Un uomo, naufragato sulla spiaggia, abbraccia un neonato, che successivamente scompare tra le sue braccia. Poi, all'orizzonte compaiono cinque figure misteriose nel cielo. Difficile davvero leggervi qualcosa, ed è proprio questa autorialità a farmi credere che Kojima, libero dai vincoli di Konami, abbia avuto la possibilità di ritornare a esprimersi senza compromessi. Death Stranding sarà l'opera dello stesso autore di Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty? È questa la vibrazione più forte che ho avuto da questo trailer, e Dio solo sa quanto vorrei che la mia previsione si avverasse. Al momento possiamo soltanto andare avanti con le speculazioni: c'è chi ha visto nel teaser di Death Stranding, e nelle sue atmosfere, un rimando alla mitologia biblica. Che l'isola deserta in cui si trova il protagonista non sia altro che una sorta di Eden, e che le figure che si vedono all'orizzonte siano dei messaggeri divini? C'è anche chi crede che potrebbe avere un ruolo in tutto questo la creatura che campeggia nel logo di Kojima Productions.



Difficile slegare il parto artistico dalla difficile separazione dell'autore giapponese con Konami



Naturalmente, potrebbe anche trattarsi di una metafora, ed è qui che entra in gioco la presenza di Norman Reedus, l'attore di The Walking Dead. Perché Kojima-san ha deciso di richiamarlo, dopo che Konami ha bloccato il progetto Silent Hills, che lo vedeva protagonista? Possibile che Kojima, nei suoi piani, abbia sempre voluto creare un horror e Death Stranding non sia altro che il compimento di una visione iniziata con P.T.? Del resto, chi ha familiarità con l'autore giapponese, sa bene la sua tendenza a giocare con la mente dello spettatore. Come sempre, i trailer di Kojima sono un puzzle enigmatico da ricomporre, in cui ogni elemento può trarre in inganno lo spettatore e giocare con la sua percezione. E noi, ancora una volta, ci faremo prendere in giro, per assistere al meraviglioso incantesimo che ancora una volta Kojima potrebbe essere in grado di realizzare



L'articolo Death Stranding – Anteprima è estratto da GamesVillage.it.

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16 giugno 2016 alle 11:41