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God of War farà scuola grazie al coraggio di Sony Santa Monica - editoriale

Il nuovo God of War, un'opera a cavallo tra "sequel narrativo" e "reboot strutturale", ha finalmente visto la luce, calda e splendente come quella del regno di Alfheim. Ve lo abbiamo già esposto nella nostra recensione: siamo dinanzi a un capolavoro della corrente generazione, nonché all'esclusiva simbolo di PlayStation 4. Detto questo, in sede non andremo ad analizzare tutti gli aspetti che hanno elevato a potenza il viaggio di Kratos e Atreus. Sarebbe inutile, ad esempio, soffermarci oltremodo sulla solidità narrativa dell'esperienza o sulla magnificenza del comparto grafico, perché potrebbero al massimo essere prove dell'evoluzione del brand e non dell'unicità di questo titolo.



Cory Barlog e i suoi hanno vinto quella che è stata una difficile scommessa per dei motivi, a nostro parere, ben precisi: l'odierna disamina sarà quindi incentrata sugli elementi che hanno permesso a God of War di "innalzare l'asticella qualitativa dei giochi d'azione", per citare Neil Druckmann. Un'ambiziosa visione, nel caso in cui non sia sorretta da uno scheletro ludico di rara solidità ed equilibrio, non basta per portare a casa un risultato di tale portata e i ragazzi di Sony Santa Monica ne erano ben consci. Finite le premesse, siccome non abbiamo intenzione di rovinare alcune sorprese di inizio/metà gioco, consigliamo la lettura solo a coloro che hanno ultimato God of War.



Quanti videogiochi sono riusciti a distinguersi per le loro sequenze filmate? In molti, ci verrebbe da dire. Gli spettacolari (o anche intimi) filmati di Uncharted 4, le cinematografiche cutscene di Halo e le visionarie scene "macchina a mano" di Metal Gear Solid V, non sono che tre esempi di una lista ricca e piena di risultati d'eccezione. Indugiando sulla crociata fantasma di Venom Snake, questa ha lasciato il segno per l'assenza dei cambi d'inquadratura, un'ardita scelta di Kojima per immergere ancor di più il giocatore all'interno dell'esperienza.

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5 maggio 2018 alle 17:10

Condiviso da Garth Brown.Piace a 6 persone

 

non ci vedo tutto questo coraggio, anzi ha preso una piega perfettamente congrua al gusto attuale di pubblico e critica