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Marvel's Spider-Man: grandi poteri, poca originalità

Due parti di Insomniac, una di arrampica-muri e una spruzzata di nomi noti del fumetto come “Slott” o “Gage”. Ne viene fuori un buon cocktail, ma un po' (troppo?) old-fashioned.



Se avete aperto questo articolo, vuol dire che vi interessa sapere com'è l'ultimo videogioco di Spider-Man.



E l'uso della parola videogioco non è casuale.



Sotto a quello spesso strato di citazioni a misura di nerd e strizzatine d'occhio a chi segue il ragno fumettistico c'è nascosto tutto il lavoro di Insomniac. Il primo videogioco di Spider-Man da anni a questa parte. Di più: il primo videogioco di Spider-Man che alza la testa (ed il budget), e prova ad essere qualcosa di più di un tie-in pensato per accompagnare un cinecomic o uno di quei prodotti da terra di mezzo sospesi tra le tre A e le operazioni al risparmio. Ma anche più di un semplice adattamento di Peter Parker su Blu-Ray, trattandosi di una vera e propria reinterpretazione di quel mondo e di quei personaggi – entrata tra l'altro ufficialmente nel canone del Marvel Universe.

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21 settembre 2018 alle 08:00

 

Potrei esser in parte d'accordo.
Aspetto di giocarlo, ma vedendo il gameplay mi ha dato, appunto, quest'idea di "si poteva di più". E così si sarebbe spaccato veramente tanto.