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Marvel's Spider-Man: Silver Lining - recensione

Un famoso proverbio cita "non c'è due senza tre", un'espressione senz'altro singolare ma che si adatta perfettamente a Marvel's Spider-Man: Silver Lining, l'ultimo atto che conclude l'arco narrativo de 'La città che non dorme mai'. Tutti i nodi vengono al pettine e questo terzo DLC conclude la narrazione iniziata con 'La Rapina' ed espansa in 'Territori contesi', portando con sé anche i pregi e difetti, com'era tutto sommato prevedibile.



Ripartiremo esattamente da dove ci siamo fermati, con Hammread miracolosamente ancora in vita e fuggito dal mezzo che lo trasportava, e con il capitano Yuri Watanabe congedata in seguito al suo comportamento tutt'altro che encomiabile, che ha portato alla presunta morte del boss del Maggia.



Anche con il loro capo momentaneamente fuori gioco, gli uomini di Hammerhead continuano a mettere a segno colpi su colpi, con obiettivo sempre la Sable e i suoi depositi di armi e risorse. Tutto ciò con lo scopo non soltanto di avere accesso a tecnologie all'avanguardia ma anche di destabilizzare i territori della Symkaria, terra natale di Silver Sable, la prepotente mercenaria conosciuta nel gioco base.

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28 dicembre 2018 alle 10:40