Doom Patrol (prima stagione) - recensione
Ogni volta che un fumetto viene trasposto in un serie TV o in un film, se ne impossessano gli appassionati, quasi fosse solo roba loro, lasciando intendere che un profano non potrà mai apprezzare del tutto il trattamento, mai notare errori o tradimenti rispetto all'originale, o difficoltà d'inserimento nel continuum (ah, il dannato continuum), né mai penetrare nei significati reconditi della narrazione. E talvolta hanno pure ragione, in effetti.
Per questo motivo abbiamo guardato con particolare simpatia la serie tv Doom Patrol. Perché si tratta di una serie TV tratta dal fumetto creato da Arnold Drake e Bob Haney nel 1963 (essenziale la rilettura da parte di Grant Morrison nel 1989, che aveva influenzato la serie televisiva), che si collega all'universo DC, introdotta come spin-off di Titans, in cui nel quarto episodio si presentava la nuova squadra, ma che poi per scelte produttive ha preso una sua strada individuale. Per questo motivo è diventata assolutamente godibile anche dal pubblico più "gnorante" e disimpegnato.
Anche dal punto di vista distributivo si può notare una certa divergenza. Doom Patrol, come Titans, negli USA fa parte della piattaforma di streaming DC Universe, mentre in Italia è disponibile su Amazon Prime Video (e Titans è su Netflix). Anche per la seconda stagione ci saranno meccaniche di fruizione differenti (sarà visibile su DC Universe e HBO Max, servizio streaming che comprenderà una produzione WarnerMedia).
