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Grass Cutter – Mutated Lawns – Recensione

Stravaganza: se dovessimo descrivere Grass Cutter – Mutated Lawns con una sola parola, sarebbe questa. Usanik ha confezionato un prodotto curioso, simpatico e scanzonato che non vuole esser preso sul serio e con lo scopo nemmeno tanto velato di adescare qualche cacciatore di trofei in cerca di una preda facile. Quello che a primo impatto può sembrare un simulatore di ciò che fa un americano medio la domenica mattina, è in realtà un'avventura completamente fuori di testa. Tuffiamoci quindi al lavoro, quei prati non si taglieranno da soli!



Salta i filmati e gioca



Ostacoli, terreni scomodi, condizioni meteorologiche avverse e addirittura zombi metteranno i bastoni tra le ruote al protagonista dell'avventura dal pollice verde: un tosaerba. Lo scopo dell'indomita macchina falcia-prato è quello di ripulire i giardini di tutto il mondo e risanarli dalla strana soluzione chimica che genera degli zombi, ideata da alcuni scienziati per… beh, qualche ragione.



La storia è un pretesto risicato per gettarci subito nella mischia, ma ha un che di comico grazie all'assurdità delle cutscene, senza dialoghi, brevissime e il più delle volte senza senso. Le risate si sprecano grazie (o per colpa) della tremenda traduzione in italiano – seriamente capace di offendere Google Traduttore – che trasforma le parole cambiandone il significato specialmente in quei pochi dialoghi opzionali con gli scienziati. “Skip” diventa il pesante “tralasciare”, “continue” diventa “in seguito” e tante altre incongruenze anche solo nel menù.



Con uno stile cubico retrò che ricorda Crossy Road o Pac-Man 256, il gameplay di Grass Cutter si basa sul toccare almeno una volta tutte le caselle verdi di uno stage per vincere e passare al prossimo (un po', appunto, come i labirinti classici di Pac-Man), presentando svariati ostacoli che renderanno più ardua l'impresa apparentemente semplice. I livelli, infatti, crescono di difficoltà man mano fino a diventare crudeli, complici alcune soluzioni enigmatiche con casse e interruttori intelligenti ma assai punitive, e altre combinazioni difficili da comprendere per effetti grafici non proprio trasparenti agli occhi del giocatore. Non scherzano neppure i comandi, a cominciare dalla scomoda mappatura per finire con la mancata responsività dei controlli, richiamati con almeno mezzo secondo di input lag.



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Lawns vs. Zombies



Come vuole la sua struttura da gioco mobile, Grass Cutter offre ai giocatori degli sfiziosi modi di approcciarsi ai vari livelli grazie alle molteplici abilità; sbloccheremo dei cannoni laser, raccoglieremo bombe e barriere e altri strumenti utili per resistere agli zombi, aiutati anche dall'abilità integrata dei tosaerba, tra missili a ricerca, aumento della velocità e invulnerabilità temporanea.



Ma non ci sono solo power-up, anzi, per tutta la durata del gioco dovremo tenere d'occhio la batteria del nostro tosaerba e cercare di non farla scaricare; sarà essenziale muoversi con parsimonia, evitare gli ostacoli e raccogliere da terra, quando possibile, l'energia per ricaricarci. A tal proposito, segnaliamo una meccanica anomala collegata all'opzione Continue. Questa comparirà casualmente e solo in livelli predefiniti al nostro game over e ci consentirà di ricaricare di poco la nostra energia per proseguire. La meccanica puzza però troppo di bonus post-pubblicità da gioco su smartphone, eppure il gioco è disponibile solo su console… la cosa ci lascia un po' confusi.



Il paragone con i giochi mobile viene naturale considerando la totale assenza di punteggi classici rimpiazzati dalle stelline che misureranno la nostra bravura calcolando il tempo da noi impiegato. Come abbiamo scritto, il titolo è anche divertente da giocare se siete fan degli arcade, ma è parecchio punitivo a causa della rigenerazione rapida degli zombi distrutti nonché di problemi di game design fatti passare per volontari, specialmente legati alle casse e alla loro compenetrazione con ostacoli, e ancora a causa di alcuni bug che, anche se rari, potrebbero compromettere le nostre partite o cambiare di soppiatto la lingua del gioco. Ben studiati sono però gli zombi, divisi in diverse categorie con svariate proprietà, tra classici, giganti, scattanti e veri e propri boss, che anche se seguono dei pattern precisi offriranno una sfida impegnativa, soprattutto se siete collezionisti in cerca delle tre stelle per ogni stage.



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20 febbraio 2020 alle 17:10

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