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Assassin's Creed Valhalla avrà un sistema di progressione diverso per evitare il grinding selvaggio

Per quanto l'impalcatura di Assassin's Creed Valhalla sia chiaramente simile a quello visto in Origins e Odyssey, gli sviluppatori di Ubisoft stanno cercando di mettere mano a diverse meccaniche più o meno apprezzate degli ultimi anni. La serie d'altronde è cambiata parecchio nel corso dei capitoli e non tutti i sistemi sono ancora stati perfezionati e bilanciati al 100%.



Sappiamo già che il loot cambierà e a quanto pare anche il sistema di progressione non sarà da meno. A parlarne è il creative director, Ashraf Ismail, un nome che per l'assassino ha spesso significato rivoluzione dato che sia Black Flag che Origins sono opera sua.



Con Origins ci siamo trovati di fronte a una progressione chiaramente più vicina agli RPG. In questo modo Ubisoft è riuscita a impedire ai giocatori di esplorare aree troppo avanzate creando delle barriere sostanzialmente in base al livello. Il cambiamento rispetto a Syndicate e agli Assassin's Creed precedenti è stato molto evidente ma tutto sommato accolto positivamente. In Assassin's Creed Odyssey la lentezza nell'ottenere punti esperienza è stata spesso associata alla vendita di booster, dei veri e propri acquisti in game. Diversi giocatori avevano quindi l'impressione che la meccanica implementata da Ubisoft spingesse evidentemente verso le microtransazioni.



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28 maggio 2020 alle 12:00

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Per come gioco io, non avevo fatto sta gran fatica a salire di livello in Odyssey, ma bene che comunque si pensi anche ai giocatori che vogliono un'esperienza più "spedita".