Xbox Game Pass una piccola 'crisi'? Un obiettivo di crescita mancato evidenzia la debolezza chiave
Il Game Pass è l'elemento rivoluzionario della strategia di Microsoft o quanto meno questi sono i piani della compagnia. Phil Spencer e soci hanno iniziato questa generazione con l'imponente ambizione di sfidare non solo il dominio di Sony nell'ambito console high-end ma di rimodellare il settore stesso tralasciando alcuni dei concetti alla base della definizione di generazione e di ciò che costituisce una piattaforma per il gaming.
Le armi di Microsoft per questa battaglia non sono l'hardware (probabilmente l'azienda sapeva da parecchio tempo che Xbox Series X e PS5 in fin dei conti sarebbero state piuttosto simili da questo punto di vista, quanto meno per il consumatore medio), ma i servizi. Questa è una strategia che ebbe un ottimo effetto l'ultima volta che spinse Sony in una posizione di svantaggio, con i servizi online di Xbox 360 che avevano la meglio sugli sforzi tardivi e insufficienti di PlayStation. Questa volta è il Game Pass l'asso nella manica di Microsoft, il servizio che ha il compito di porre fine al dominio della concorrenza e allo stesso tempo agganciare i consumatori in una visione delle piattaforme e dei servizi totalmente nuova e intrinsecamente slegata da un solo hardware.
