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Mechanita – Recensione Speedrun

Mechanita è un titolo sviluppato da eastasiasoft, una software house indipendente nota per la pubblicazione di giochi a basso budget, spesso caratterizzati da meccaniche semplici ma funzionali. Nel tempo, eastasiasoft si è fatta un nome nel panorama indie, offrendo esperienze accessibili e spesso mirate a un pubblico di nicchia. Mechanita segue questa filosofia, proponendo un'avventura dal design essenziale e con un gameplay immediato, puntando più sulle idee che sulla complessità tecnica. Non ambisce a rivoluzionare il genere, ma offre un'esperienza compatta per chi cerca un'avventura breve e diretta, con qualche tocco originale nel design e nel sistema di gioco.



La storia di Mechanita



Mechanita non ha una trama, l'unico nostro scopo nel gioco sarà l'avanzamento dei vari livelli. La protagonista è un'eroina con degli occhialoli che deve affrontare una serie di sfide in un mondo meccanizzato. Il gioco è suddiviso in 50 livelli, ciascuno con ostacoli e puzzle da superare per proseguire. Non c'è una narrazione profonda, ma piuttosto un contesto di fondo che accompagna il giocatore fino alla fine.



Un mix di puzzle e piattaforme



Il fulcro di Mechanita è il gameplay, che combina elementi platform e puzzle all'interno di livelli dal design compatto. I comandi sono semplici e intuitivi, si potrà saltare, muoversi su una superficie in 2D e sparare con il fucile. La semplicità dei comandi permette di affrontare le varie sfide senza difficoltà eccessive. La progressione si basa sulla risoluzione di enigmi ambientali e sulla capacità di gestire i movimenti della protagonista in scenari a ostacoli.



Ogni livello introduce piccole variazioni che mantengono il ritmo costante, anche se nel complesso il gioco non offre grandi innovazioni. La difficoltà rimane accessibile, ma non tanto da rendere il gioco noioso: Mechanita è quindi un titolo adatto a chi cerca un'esperienza rilassata piuttosto che una vera e propria sfida.



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Il comparto tecnico di Mechanita



Graficamente, Mechanita adotta una Pixel art e minimale, con un uso di colori e forme che contribuisce a creare un'estetica riconoscibile, sebbene non particolarmente dettagliata. Il comparto animazioni è basilare, con movimenti funzionali ma non sempre fluidi. I nemici utilizzati anche come piattaforme all'occorrenza sono ben distinguibili e funzionali al gameplay.



Il sonoro accompagna l'esperienza senza risultare invasivo. La colonna sonora è semplice ma efficace, mentre gli effetti audio sono essenziali, facendo il loro lavoro senza particolari guizzi.



Il Platino di Mechanita



Il Platino di Mechanita è facilmente raggiungibile. La maggior parte dei trofei si ottiene semplicemente completando i 50 livelli e superando alcuni elementi di gioco o nemici. Non ci sono richieste particolarmente impegnative o obiettivi che aumentano la difficoltà, rendendolo un Platino accessibile per chiunque voglia completarlo al 100%.




L'articolo Mechanita – Recensione Speedrun proviene da PlayStationBit 5.0.

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mercoledì alle 17:00

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