Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

The Alters – Recensione

The Alters è il nuovo titolo sviluppato da 11 bit studios, team polacco noto per progetti di grande impatto come This War of Mine e Frostpunk. Con questa nuova avventura, lo studio propone un'esperienza narrativa e gestionale unica, che invita i giocatori a confrontarsi con le proprie scelte e con le versioni alternative di sé stessi.



Ambientato in un contesto fantascientifico cupo e misterioso, The Alters mette alla prova non solo la capacità di gestione e sopravvivenza, ma anche la profondità delle relazioni umane e delle proprie decisioni. Al centro dell'opera troviamo Jan Dolski, un operaio bloccato su un pianeta alieno. Isolato e minacciato da una stella incombente, Jan si confronta con la propria sanità mentale e con il bisogno disperato di sopravvivere.



Spazio, sotterfugi e cloni



La storia di The Alters si concentra su Jan Dolski, un operaio spaziale che si ritrova bloccato su un pianeta sconosciuto e ostile dopo un incidente che lo ha reso l'unico sopravvissuto della sua compagnia. Costretto a trovare una via di scampo dalle radiazioni mortali di una stella incombente, Jan arriva alla base operativa, una ruota gigante con all'interno dei moduli (stanze), la quale diventa il fulcro delle sue speranze di sopravvivenza.



La corporazione che ha finanziato la missione, la Ally Corp, si mostra apparentemente interessata a fornire supporto a Jan, ma fin dalle prime battute si percepisce un certo sospetto: più che salvare la vita dell'uomo, la compagnia sembra interessata a ottenere il Rapidium, un minerale raro capace di accelerare i processi di creazione e trasformazione.



https://www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2025/06/the-alters-3.jpg



Jan, dubbioso delle reali motivazioni della Ally Corp, decide comunque di far buon viso a cattivo gioco concentrarsi sulla propria sopravvivenza e sulla gestione della base mobile, cercando di reperire aiuto e informazioni dalla corporazione.



All'interno della base si trova la “Womb”, una stanza speciale che consente a Jan di rivedere i momenti salienti della sua vita: successi, fallimenti, scelte. Grazie al Rapidium, Jan è in grado di creare delle versioni alternative di sé stesso, gli Alters, ognuno plasmato da una vita differente e portatore di esperienze e personalità uniche. Ogni Alter diventa così un alleato prezioso, ma al tempo stesso una possibile fonte di conflitti e tensioni.



Il cuore della trama risiede proprio nella relazione tra Jan e i suoi Alters. Mentre la base si sposta per evitare la stella e Jan cerca di estrarre le risorse necessarie, il gioco esplora la psicologia del protagonista e le ramificazioni delle scelte che ha compiuto o che avrebbe potuto compiere.



Ogni Alter rappresenta un “E se…?” che costringe il protagonista a fare i conti con le proprie paure, i propri rimpianti e la consapevolezza che la salvezza richiede sacrifici e compromessi.



https://www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2025/06/the-alters-2.jpg



Fuga dal pianeta ostile



Il gameplay di The Alters si fonda su un'ibridazione ben riuscita di meccaniche survival, strategiche e gestionali. La base operativa, la ruota mobile, funge da cuore pulsante dell'esperienza: al suo interno, il giocatore può costruire e potenziare vari moduli, come la cucina, il laboratorio o la sala sociale.



La gestione delle risorse diventa quindi un elemento imprescindibile: ogni Alter ha bisogno di cure e attenzioni, e ogni pasto o materiale prodotto deve essere gestito con precisione per garantire la sopravvivenza dell'intera squadra. La componente gestionale si arricchisce grazie alla psicologia degli Alters: ognuno di loro ha un carattere distinto e proprie esigenze emotive. Occorre quindi non solo nutrirli e assegnare loro compiti specifici, ma anche considerare il loro benessere mentale, il morale e le eventuali frizioni che possono sorgere tra personalità diverse. Ignorare questi aspetti può portare a problemi interni e influire sul funzionamento della base.



Parallelamente, la parte survival si sviluppa attraverso l'esplorazione del pianeta. In terza persona, il giocatore guida Jan alla ricerca di punti di estrazione e materiali preziosi per la costruzione e la manutenzione dei moduli. Le spedizioni fuori dalla base sono pericolose, poiché le radiazioni e altri pericoli ambientali possono mettere in pericolo la vita del protagonista e degli Alters.



Questa dualità tra la gestione interna della base e l'esplorazione del pianeta rende il gameplay dinamico e coinvolgente. Il ciclo giorno-notte e la minaccia costante della stella obbligano a pianificare ogni spostamento e ogni decisione in modo strategico, mentre la presenza degli Alters e la loro evoluzione arricchiscono la componente narrativa e gestionale, offrendo un'esperienza complessa e sfaccettata.



https://www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2025/06/The-alters-4.jpg



Uno stile coinvolgente



The Alters su PlayStation 5 presenta una grafica molto curata, soprattutto considerando che si tratta di un titolo indie. Il pianeta su cui si svolge l'avventura, pur non essendo ricchissimo di dettagli ambientali, è comunque ben caratterizzato e popolato da un'abbondante varietà di risorse visibili a schermo, elemento importante per il gameplay legato all'esplorazione e alla raccolta.



Uno degli aspetti tecnici più impressionanti riguarda l'animazione del pianeta stesso, in particolare nelle zone attorno ai punti di estrazione materiali o agli eventi speciali come le anomalie. Qui gli effetti di luce sono molto suggestivi e contribuiscono a creare un'atmosfera immersiva che rende il mondo di gioco vivo e dinamico.



Dal punto di vista della stabilità, The Alters si comporta egregiamente su PS5 standard: non si sono mai verificati cali di frame significativi né bug particolarmente fastidiosi che possano inficiare l'esperienza di gioco. Questo contribuisce a mantenere alta l'immersione e il coinvolgimento del giocatore.



La colonna sonora è un altro punto di forza: molto ben realizzata, riesce a immergere pienamente nel tema spaziale e nel senso di isolamento e pericolo che caratterizza l'avventura. La musica si adatta bene ai momenti di esplorazione così come a quelli più riflessivi o tesi, amplificando l'esperienza emotiva.



https://www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2025/06/the-alters-5.jpg



Un titolo non per tutti



Un aspetto importante di The Alters riguarda l'accessibilità, che però mostra luci e ombre. Dal punto di vista tecnico il gioco è solido e fluido, senza problemi di performance o bug che possano rappresentare un ostacolo per i giocatori. Tuttavia, l'assenza della localizzazione in lingua italiana può essere un limite significativo per chi non ha una buona padronanza dell'inglese.



La presenza di numerosi dialoghi, tutorial e interazioni con gli Alters, che rappresentano una parte sostanziale della narrazione e del gameplay, rende difficile la fruizione completa del titolo senza una buona conoscenza della lingua inglese. Questo aspetto può ridurre l'accessibilità per un pubblico più ampio, in particolare per chi preferisce o necessita di testi localizzati nella propria lingua madre.



Nonostante ciò, il gioco offre un'interfaccia chiara e un design visivo che aiutano nella navigazione e nella comprensione delle meccaniche. Gli effetti luminosi e le animazioni del pianeta contribuiscono a trasmettere informazioni importanti anche senza affidarsi esclusivamente al testo, e la gestione delle risorse e degli Alters avviene tramite un sistema intuitivo.



https://www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2025/06/The-Alters_06.jpg



A caccia del minerale più brillante



The Alters propone un Platino ben strutturato, che richiede di esplorare a fondo tutte le possibilità offerte dal gioco. Per ottenere il trofeo di platino sarà necessario conquistare 55 trofei, affrontando le sfide principali legate alla sopravvivenza di Jan e alla gestione degli Alters. In particolare, bisognerà terminare la storia principale, completare le storyline individuali di tutti gli Alters, imparare le lezioni che ciascun Alter impartisce durante la narrazione e portare la base operativa al massimo delle sue potenzialità.



Il Platino non sembra particolarmente difficile in termini di abilità richieste, ma richiede sicuramente una buona dose di pazienza e dedizione, considerando la varietà di attività e la gestione attenta delle risorse e delle relazioni tra gli Alters. In sintesi, un Platino che, pur non essendo estremamente complesso, saprà gratificare chi desidera scoprire tutte le sfumature di questa avventura spaziale.




L'articolo The Alters – Recensione proviene da PlayStationBit 5.0.

Continua la lettura su www.playstationbit.com

15 giugno alle 17:10

Piace a 1 persona