Skrotozor

Dopo un attesa durata un era, la saga-madre videoludica di rpg isometrici più conosciuta e peculiare, ha finalmente sbarcato con il suo terzo capitolo nel 2012, per la prima volta anche su PlayStation di terza generazione e successivamente di quarta.
Titubanza ed incertezze mi hanno tenuto inizialmente lontano da Diablo 3. Basate soprattutto su recensioni, video di gameplay, esperienze di amici e sulla mia lunga e profonda militanza nei primi due capitoli.
Poi nella primavera di quest'anno, un eroina alta e possente dai capelli rossi, difenditrice dei buoni e dei valorosi è approdata nel mio villaggio dopo un lungo peregrinare.
Era in...cerca di una stella, una di quelle che cadono...solo che questa era caduta veramente, colpendo anche il mio cuore.
Così mi unii a lei, a questa fiera guerriera di Arreat....e furono tanti di quegli scontri con vittorie e sconfitte che è difficile ricordarli tutti ma i più epici li posso sentire ancora riecheggiare assieme alle sue grida di battaglia. GRRANDI le virtù di ella! Come la forza, l'audacia e l'abilità nel combattere. Il mondo senza le sue valorose azioni sarebbe sicuramente stato differente.
morale: questo titolo ha saputo portare a testa alta il suo risonante nome.

Probabilmente il mio preferito di sempre, questo titolo offre un gameplay immenso e dettagliato sotto ogni punto di vista che si può desiderare in un gioco della serie, con uno stile grafico modernizzato pur mantenendo quello classico. Una lista totale di Pokémon impressionante praticamente tutti quelli esistenti allora, inutile dirvi quanto sia longevo. Ciliegina finale, il primo della squadra che ti segue sempre!

Il mio primo Pokémon giocato per bene e portato a termine con tanti bei mostrini nel mio box, prestato da un amico sconosciuto nel periodo di massimo splendore delle scuole medie.

E' la storia di un donnaiolo italiano nonché maestro assassino ma sopratutto di un uomo che ha vissuto e si è sacrificato per il bene di molti e per svelare più trame contorte che poteva, e volge ora al termine in questa memorabile avventura che ha segnato tutti noi, semplici apprendisti che hanno cercato fin dagli albori di essa solo di ricalcare i passi di uomini incredibili che hanno dato se stessi per arrivare alla verità ultima e che a rischio della vita l'hanno difesa. Noi... quelli che possono affermare " noi c'eravamo, abbiamo visto " adesso ci inchiniamo solennemente con il cuore in lacrime ma allo stesso tempo alleggerito per salutare non solo una città, un amico o una storia...ma una parte di noi stessi che ha eseguito l'osmosi ed è rimasta lì, e vi rimarrà per sempre! Poi nuovamente ci riaccompagnerà nella vita quando la ricorderemo...ricorderemo che " nulla è reale e tutto è lecito ". E come una compagnia di teatranti, ci accingiamo ad abbandonare senza fretta ma nemmeno con troppa disinvoltura il palcoscenico, sotto gli applausi e le grida.
Solo uno di noi se la prende con calma, rimane per ultimo sul palco, camminando piano piano quasi acciaccato...si gode ancora un pò il calore del pubblico dopodiché, con un sorriso accennato ed uno sguardo ammaliante per le signore in sala pronte a svenire, si dilegua con il suo passo felpato....
Grazie di tutto, Maestro.