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Alde

ha scritto una recensione su Dragon's Dogma

Cover Dragon's Dogma per Xbox 360

Le nuove IP di rilievo sono sempre più rare durante gli ultimi anni di questa settima gen, e vederne qualcuna è una sorpresa di certo gradita. E’ il caso di Dragon’s Dogma, titolo Capcom che mostra il classico Fantasy occidentale raccontato da un team esclusivamente nipponico, nel quale si approccia per la prima volta ad un vasto Open World da esplorare a piacimento senza alcuna restrizione. A distacchi di alcuni periodi, un potente Drago appare da un misterioso mondo e si risveglia in una furia incontrollabile, attaccando il tranquillo villaggio di Cassardis. A dimostrazione del suo valore per essersi scagliato contro di lui, la creatura sceglie quello che viene considerato Arisen, una persona a cui è stato strappato il cuore, rimanendo comunque in vita, con un destino ben posto davanti a sé: recuperare il maltolto dal Drago. Ha qui un’avventura incredibile che porta all’ascesa di un protagonista che avrà a che fare non solo con quello per cui è stato destinato, ma a cambiare gli eventi stessi che fanno girare il mondo che lo circonda. La personalizzazione del nostro alter-ego si fa valere in ogni suo elemento: oltre a scegliere le classiche caratteristiche facciali, abbiamo la possibilità di decidere altezza, peso, tono muscolare e tipo di atteggiamento, sfruttando inoltre le caratteristiche fisiche che decidiamo di imporre al nostro Arisen (una persona di statura piccola o minuta potrà portare meno cose, ma sarà molto più agile e veloce). Una volta che sarà partita la ricerca del nostro cuore, potremo iniziare a viaggiare a piacimento verso le lande di Gransys, ma non saremo soli. L’Arisen ha la capacita di evocare creature provenienti da un mondo sconosciuto, ma dall’aspetto totalmente umano: le pedine. Con questi compagni si apre un’interessante componente online nel quale, dopo aver creato la nostra pedina principale, sarà possibile scambiarla con quelle degli altri giocatori. Il vantaggio di ciò, è evidenziato dal fatto che i nostri compagni di squadra potranno apprendere segreti per sconfiggere nemici pericolosi, oppure guidarci verso alcune soluzioni di una quest, ecco perché rendere il nostro compagno di viaggio il più interessante possibile potrebbe portare a vantaggi enormi. Le pedine presentano per questo una IA curata che muta in base allo stile del giocatore, non rendendosi quasi per nulla un peso. Per quanto riguarda il mondo di gioco, ci ritroviamo in un open world notevole. Nonostante le sue discrete dimensioni possiamo trovare boschi morenti o rigogliosi, gole pericolose e soggette e a frane, luoghi montani in cui è difficile muoversi e da qui dungeon articolati e interagibili in maniera notevole. Come nota, che potrebbe piacere ai meno pazienti, la possibilità un raro uso del Fast Travel che costringe al giocatore a fare gli stessi viaggi avanti ed indietro per la regione, alla soluzione di certe missioni. Queste ultime variano dalle classiche missioni principali, a quelle secondarie che tuttavia potrebbero incidere sulla trama del titolo in maniera più o meno visibile, trovando per ultime quelle dedicate al semplice sviluppo del personaggio/pedina principale, non obbligatorie ma utili per scoprire materiali e ricevere oggetti unici. La componente GDR rientra nei canoni classici, ma porta comunque a elementi come i combattimenti a interazioni molto più action, non rinunciando tuttavia a creare delle strategie per nemici molto forti. C’è una vasta scelta di classi, dalle iniziali Guerriero, Arciere e Mago, alle versioni avanzate delle stesse, fino ad arrivare alla possibilità di creare ibridi tra due classi. Il vantaggio di ciò è che potremo usare alcune abilità di una classe combinata ad un'altra, rendendo molto più divertente e profondo lo stile di combattimento di un Arisen. L’equipaggiamento è davvero vasto e dettagliato in grado di creare diverse combinazioni. Il punto forte del titolo resta in ogni caso, la vasta qualità del bestiario: possiamo passare dai piccoli e fastidiosi Goblin, alle svolazzanti e subdole Arpie, fino a ritrovarci contro delle vere e proprie boss fight, nel quale potrebbero essere coinvolte creature come Golem, Grifoni, Idre e Draghi. Per abbattere questi nemici sarà necessario studiarne i comportamenti e cercare i suoi punti deboli, nel quale colpire aggrappandoci se necessario alla creatura stessa. Tra le note negative di ciò c’è un fin troppo veloce respawn dei nemici nel mondo di gioco, il che creerebbe alla lunga frustrazione portandoci a scappare per evitare un fastidioso combattimento. Stessa cosa per armi ed equipaggiamento in grado di essere recuperato di nuovo dopo un tot di giorni trascorsi. Questo porterebbe a migliorare la qualità dell’inventario del personaggio, ma a fasi più lunghe del gioco, potrebbe minare alla sfida del titolo, rendendo certi combattimenti da impegnativi a ridicolmente facili a causa di una fin troppo immensa possibilità di avere tantissimi rimedi. La qualità tecnica potrebbe lasciare a desiderare, con Texture slavate e fastidiosissimi problemi di Tearing. Negli scontri più movimentati inoltre, potrebbero esserci problemi di calo di frame rate e imbarazzanti rallentamenti. Tra i vantaggi, c’è un mondo dettagliato al massimo e degli effetti di luce incredibilmente realistici (le fasi notturne sono davvero sorprendenti). La OST è enormemente incentrata allo stile nipponico, rendendo tuttavia le atmosfere stranamente in linea con quelle dei classici fantasy occidentali. Tra i contro evidenziamo dei checkpoint ballerini e la possibilità di avere un solo ed unico salvataggio. Dragon’s Dogma è una via di mezzo, tra gli open world classici in cui esplorare è il punto forte del gioco, e i GDR vecchio stile con una trama interessante e personaggi affascinanti, tuttavia non eccelle in nessuno dei due campi, ma propone certe idee originali e fresche. Agli amanti dei viaggi e degli scontri epici, nonché a quelli interessati ad una trama originale e per nulla scontata (le fasi finali della trama hanno davvero degli spunti ispirati), potranno essere soddisfatti almeno in parte. Per quelli come me a cui piacciono entrambi i generi, beh, Dragon’s Dogma è ciò che fa per voi.