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belmy76

ha scritto una recensione su A Boy and His Blob

Cover A Boy and His Blob per PS Vita

Direttamente dai tempi dell’8bit nintnedo arriva fino ai giorni nostri, A Boy and his Blob, classico senza tempo, che riuscì a distinguersi dalla massa dei platform che dominarono quell’epoca grazie al rapporto di collaborazione che si instaurava tra il nostro eroe ed il suo amico blob, che assumendo svariate forme in base al tipo di caramella ingerita, ci consentiva di superare tutte le difficoltà dettate dai livelli e dai limiti del piccolo protagonista. WayForward decide di riproporci la medesima formula prima nel 2009 su Wii, e poi nel 2016 anche sulle attuali console Sony e Microsoft. Questo remake si fa subito apprezzare per un comparto tecnico davvero meritevole, la solita pixel art colorata e discretamente animata a cui WayForward ci ha saputo abituare, accompagnata da una colonna sonora che fa il suo lavoro senza però riuscire a restare impressa, la giocabilità invece è piuttosto semplice, un platform con elementi puzzle da risolvere con l’aiuto del nostro amico Blob con un level design dalla difficoltà bilanciata e crescente, mai eccessivamente complesso e che non riesce quasi mai a restituire una sfida degna di questo nome, tutto sommato il titolo risulta però abbastanza longevo, con i suoi quaranta livelli, e relativi boss oltre ai collezionabili e la possibilità di sbloccare ulteriori quaranta livelli Challenge. Il valore di un gioco non si misura col suo prezzo, ma reputo che per 10 euro sia un acquisto ottimo per passare qualche ora spensierata, inoltre la versione per console Sony usufruisce della funzione Crossbuy tra le tre piattaforme

belmy76

ha scritto una recensione su Odin Sphere Leifthrasir

Cover Odin Sphere Leifthrasir per PS Vita

Odin Sphere Leifthrasir è l’ennesima remaster in un mercato che ne vede troppe, molte delle quali insignificanti e che aggiungono veramente poco, ebbene in questo caso, non solo la rimasterizzazione trova senso, ma deve essere di insegnamento a tutti per la modalità con cui tale operazione dovrebbe essere fatta. Leifthrasir non si limita a portare in HD un vecchio titolo di PS2, ma ne corregge i problemi tecnici, e ne varia talmente tanto la giocabilità che in pratica l’inserimento della modalità classica è un’aggiunta obbligata al punto da sembrare quasi un altro gioco, siamo davvero ai limiti del Remake. Analizzando il gioco lo si può riassumere in un action con elementi RPG limitati al potenziamento di alcune abilità e spell dei protagonisti dove tutti gli elementi che compongono l’opera rasentano la perfezione. La componente grafica è a dir poco eccezionale, una Pixel Art semplicemente divina, con animazioni perfette, che corregge ed elimina quei fastidiosi rallentamenti che rappresentavano l’unico neo della versione originale, in merito alla sublime direzione artistica Vanillaware come sempre non si smentisce dando il meglio se, il comparto audio è divino, con musiche adeguate ed effetti eccezionali, accompagnati da un ottimo doppiaggio, sia per le voci originali in Giapponese che quelle in Inglese, la giocabilità rappresenta l’elemento che maggiormente si differenzia in questa remaster, il controllo ed il sistema di combattimento risulta molto più snello, quasi semplificato rispetto all’originale, riuscendo comunque ad essere estremamente profondo, ma soprattutto talmente diverso da far sembrare l’origine quasi un gioco diverso, la longevità infine è ottima e portare a termine la storia del mondo di Erion e dei cinque protagonisti richiederà circa 30 ore, con la possibilità di accedere a finali multipli aumentando ulteriormente la rigiocabilità, unico appunto va fatto però proprio a questo aspetto, 30 ore per un action di questo tipo forse son troppe, cinque campagne con cinque protagonisti diversi, in un unico regno, portano inevitabilmente ad un’eccessiva ripetitività di ambientazioni, nemici e boss, anche se a seconda del personaggio, andranno affrontati seguendo eventi ed ordine diverso, componente tipica delle produzioni di Vanillaware, fortunatamente però i ragazzi, sono riusciti a diversificare talmente tanto il combat sistem dei diversi personaggi da limitare un bel po' questo difetto, e soprattutto sarà estremamente interessante scoprire l’intreccio delle storie dei 5 protagonisti. Ammetto di essere un nostalgico ed amare la Pixel Art, ma quando un gioco è fatto così bene offre tanto divertimento, e riesce a prendermi dall’inizio alla fine, non riesco a fare a meno di premiarlo

belmy76

ha scritto una recensione su Resistance 3

Cover Resistance 3 per PS3

Con Resistance 2, le vicende del Tenente Nathan Hale si esauriscono completamente, lasciando però molti punti interrogativi che trovano in parte risposta in questo seguito dove si evince palesemente quanto siano stati vani tutti gli sforzi fatti nei precedenti capitoli. Resistance 3 ci porta infatti alcuni anni dopo le vicende di Hale, mostrandoci un mondo ormai completamente devastato dagli invasori alieni e dal loro virus, calandoci nei panni di un nuovo eroe ed imbastendo una nuova trama che mostra un po’ i limiti di idee raggiunti dagli sviluppatori, sembra quasi che non abbiano più da dirne, soprattutto nelle fasi finali dell’avventura, ed è un vero peccato perché è il maggior punto debole di questa produzione. Il comparto tecnico come sempre è migliorabile, certamente di buon livello, superiore ai capitoli predecenti, ma adesso che le altre esclusive PS3 ci hanno mostrato cosa riesce a fare questa macchina quando ben spremuta, era lecito aspettarsi di più da un first party. Per tutto il resto invece la qualità è palese, il gameplay è sempre immediato ed appassioante, e mantiene un gran numero armi con le rispettive varianti di fuoco che risultano sempre utili per approcciare gli scontri in diversi modi, ma presenta anche delle variazioni rispetto ai capitoli precedenti, nonchè a gran parte degli FPS del momento, dimentichiamoci infatti la rigenerazione della salute, ritornano i classici kit medici, ma avremo il vantaggio che il protagonista anziché portare solo due armi per voltà, avrà a disposizione tutto l’arsenale man mano che lo si acquisisce. Sempre solido e vario il multi che anche se scende a 16 giocatori resta di ottimo livello, piacevolissima la possibilità di afforntare la campagna insieme ad un amico, anche in split-screen. Insomnica con un piccolo sforzo in più, sopraututto dal punto di vista narrativo, avrebbe potuto rendere Resistance 3 un vero Must Buy del catalogo Playstation 3 nonché una degna conclusione di una magnifica trilogia.

belmy76

ha scritto una recensione su Resistance 2

Cover Resistance 2 per PS3

Resistance: Fall of Man è stato un buon gioco, una nuova IP fresca che ha saputo ben accompagnare il lancio di PS3, presentava alcuni difetti tipici del prodotto acerbo, ma è riuscito a farsi valere per tantissimi altri aspetti non ultima un’ottima trama alla quale però mancava una degna conclusione, gli eventi venivano lasciati in sospeso, gettando però le basi per quello che sarebbe stato il suo seguito, ed infatti Resistance 2 non s’è fatto attendere troppo, giusto il tempo di mettersi in forma, mostrare i muscoli, e correggere tutte le piccole sbavature che avevano contraddistinto il predecessore. Sia chiaro, gli sviluppatori, grazie al primo episodio, hanno un’ottima base di partenza per la realizzazione di questo seguito, ed infatti tutti gli elementi che avevano dato popolarità al gioco originale vengono mantenuti ed ampliati, resta invariata la grande varietà tattica con cui approcciare gli scontri, aumenta il numero e la verietà di creature con cui confrontarsi, compresi fantastici e mastodontici Boss, sono presenti sempre più armi caratterizzate come sempre dalla doppia modalità di fuoco, e per finire la trama risulta davvero buona per una campagna lunga ben oltre la media del genere, e sempre avvincente. Ultimo elogio al comparto multiplayer davvero degno nota presentando molte modalità e soprattutto un multi fino a 60 giocatori frenetico e divertente. Insomniac è riuscita nell’intento, ha realizzato un seguito che migliora sotto ogni aspetto l’originale concludento in maniera davvero dignitosa le vicende di Nathan Hale, lasciando aperto però un mondo post apocalittico estremamente affascinante.

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