Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

Lagomorph condivide alcuni suoi interventi solo con i suoi amici. Se vuoi conoscere Lagomorph, aggiungilo agli amici adesso.

Lagomorph
Cover Etrian Odyssey Untold: The Millenium Girl per 3DS

.:: INTRO ::.

Nel 18 Gennaio del 2007 Atlus propose al pubblico Giapponese un titolo così ancorato a meccaniche classiche del gioco di
ruolo da essere quasi atipico, questa nuova ip dal nome Sekaiju no Meikyuu, produsse buoni introiti ed ottenne un' accoglienza più che discreta dalla critica, spingendo Atlus a portarlo anche in America e in Europa con il nome di Etrian Odyssey.
In quest' ultimo continente il jrpg della casa di Tokyo non fu apprezzato allo stesso modo, tanto da convincere i distributori
a relegare la distribuzione alla sola America per il II° e III° capitolo.
E' quindi nel 2 Maggio del 2014, a poco meno di un anno dall'uscita in madre-patria, che arriva da noi "Etrian Odyssey Untold:
The Millenium Girl", remake del primo titolo della serie che contiene una modalità "storia", dove appunto il comparto narrativo è più sviluppato rispetto a quello degli altri capitoli, nei quali era tenuto in secondo piano.
Nonostante questo rifacimento su 3DS confermi il ritorno della serie in Europa, già iniziato con il quarto capitolo, testo e parlato sono interamente in inglese, politica che ormai Atlus porta avanti da qualche tempo con le release occidentali dei propri titoli.
Ma a conti fatti il gioco com'è? Vale la pena prenderlo o tanto vale andarsi a recuperare l'opera originale su DS, che tra
l'altro è anche tradotta in Italiano? Scopriamolo insieme!

.: STORIA :.

Considerando il modo in cui è stato sviluppato questo remake, è importante concentrarsi sulla "untold story" che è alla base
stessa dell' offerta. La prima differenza che possiamo notare nella modalità storia è l'impossibilità di crearsi un proprio
party come di consueto, qui i comprimari sono caratterizzati e quindi pre-impostati, ma non preoccupatevi, il team imposto
dagli sviluppatori è decisamente bilanciato a livello tattico.
La storia inizia quando il nostro protagonista viene invitato nella città di Etria per indagare sull'origine dei misteriosi terremoti che da qualche tempo si verificano con violenza sempre crescente, adesso vi starete chiedendo: Perché hanno chiamato proprio lui?
Semplice, il nostro eroe è l'ultimo discendente del clan guerriero degli Highlander che da sempre è conosciuto per la grande abilità nell'arte del combattimento.
Arrivato ad Etria, il compito che viene affidato al ragazzo è quello di esplorare le rovine di Gladsheim, che sono ritenute
possibilmente legate alle recenti catastrofi naturali.
E' proprio qui che avviene l' incontro con Frederica, una
giovane ragazza soggetta ad amnesia che il protagonista trova rinchiusa in una capsula criogenica. Nello stesso luogo e
praticamente nello stesso momento si incontra anche il gruppo di Simon, Arthur e Raquna, tre ricercatori inviati dalla biblioteca di Midgard per studiare le rovine.
I 5 decideranno quindi di fare gruppo per ritrovare le memorie perdute di Frederica e per scoprire l'origine dei sismi, andando ad esplorare il misterioso labirinto di Yggdrasil.
Come avrete notato da questo breve riassunto la trama di Untold non è niente di speciale, un mistero neanche troppo appassionante
che si basa sul solito cliché dell'amnesia, anche i personaggi del nostro party sono abbastanza stereotipati, ma accompagnandoli per tutta l'avventura cominceremo ad affezionarcisi facilmente visto che le loro personalità, benché abbastanza comuni, emergono frequentemente. Invece, come nell'opera originale, di personaggi secondari praticamente non ce ne sono.

La narrazione, anche se non è certo veloce, è gestita abbastanza linearmente e non ci fa dimenticare tutto tra un proseguimento
di trama e l'altro, complici anche tutti i piccoli eventi e le sub-quest che ci intratterranno durante l'esplorazione del labirinto.
Comunque ci sono alcuni colpi di scena interessanti in grado di dare una smossa alla trama rendendola raramente noiosa.

.: GAMEPLAY :.

A grandi linee il gameplay è sempre lo stesso della serie, senza grandi cambiamenti o stravolgimenti. Per chi non lo sapesse
in Etrian Odyssey si esplorano i vari piani del labirinto di Yggdrasil tramite una visuale in prima persona ed uno spostamento
gestito velatamente tramite le caselle della mappa(essa la dovremo disegnare noi tramite l'uso del touch screen).
Il sistema di combattimento è invece tra i più tradizionalisti tra i jrpg moderni, tramite un' impostazione a turni dovremo
sfruttare al massimo le differenti caratteristiche dei nostri personaggi, distribuiti in una fila d'avanguardia e una
di retroguardia, per prevalere su nemici contraddistinti anch'essi da
determinate debolezze e punti di forza.
Infatti Etrian Odyssey punta molto sulla comprensione del nemico che abbiamo davanti, gli attacchi elementali si dividono
in Fuoco, Fulmine e Ghiaccio, quindi dovremo subito scoprire a quale tipo potrebbe essere debole il nostro avversario, inoltre alcune skill
sono in grado di inibire ai mostri l'uso di testa, gambe e braccia così da impedirgli di usare determinati attacchi.
Tali tecniche vengono apprese tramite un profondo skill tree che ci permette di imparare abilità attive e passive tramite l'impiego di punti ottenibili con i level-up, inutile dire che gestire bene questi punti è quanto di più importante ci sia da fare nel gioco.
Dovremo inoltre stare molto attenti perché non tutti i nemici appaiono tramite incontri casuali, infatti nella mappa che
andiamo ad esplorare saranno presenti anche degli FOE(Field-On-Enemy nell'originale, qui rinominati Formido Oppugnatura Exsequens), fortissimi mini-boss che dovremo cercare di evitare a tutti i costi se non vogliamo andare incontro ad un Game-Over prematuro.
Negozi e locande varie sono tutti presenti nell'hub centrale
del gioco: Etria. Gli oggetti che potremo comprare al negozio
verranno costruiti tramite i drop dei mostri che venderemo al commerciante, rendendo la sconfitta di un FOE un premio succoso
più per l'arma che potremmo ricavarne che per i punti
esperienza in sé.
Quindi, oltre a raffinare le classiche features della serie, cosa propone di nuovo questo remake? Innanzitutto abbiamo le
Grimoire Stone, delle magiche pietre in grado di garantire ad un personaggio determinate abilità appartenenti ad altre
classi, permettendo magari al guerriero di curare o al sacerdote di sferrare micidiali fendenti.
Inoltre, quando avremo finito di esplorare un piano potremo teletrasportarci a piacimento alla scala d'ingresso o a quella
d'uscita, eliminando l'esagerato backtracking imposto dal primo Etrian Odyssey.
Buone anche le sub-quest, abbastanza varie e che ci porteranno ad affrontare mostri e boss inediti.

.: ATMOSFERA :.

Come in Etrian Odyssey IV, si è deciso di lasciar perdere gli sprite e di usufruire del 3D per quanto riguarda l'esplorazione e le battaglie, i modelli dei mostri sono ben realizzati e godono di buone animazioni, inoltre i gradevoli colori sgargianti danno un' aria più cartoonesca al tutto. Ottimi anche i disegni e le scene animate di Madhouse, così come il character design, a cura di Yuji Himukai, che aumenta ulteriormente l'empatia con i nostri alleati.
Anche gli ambienti sono ben realizzati, ma sarebbe stata gradita una maggiore variazione estetica, infatti i circa 5 piani
che compongono ogni strato sono visivamente uguali tra loro, vanificando quello che riesce a crare un primo impatto
possibilmente positivo.
Impossibile non lodare la colonna sonora, come di consueto per questa serie dietro alle melodie del titolo c'è il sempreverde
Yuzo Koshiro, autore o collaboratore in grandi colonne sonore come quelle di Streets of Rage, Kid Icarus Uprising e Sonic the Hedgehog.
Anche qui il lavoro svolto è ottimo, le varie tracce spaziano da motivetti tranquilli atti ad accompagnare l'esplorazione,
fino a temi da batticuore in grado di far schizzare l'adrenalina durante le battaglie.
Da notare inoltre che è presente un' opzione per scegliere se usare la colonna sonora classica o quella riarrangiata ad hoc in occasione del remake.
Anche il doppiaggio, qui presente solo in inglese, è di ottimo livello ed è un vero peccato che sia presente solo in una
minima parte dei dialoghi, mentre nei rimanenti verranno al massimo pronunciate le prime lettere del discorso o delle frasi
pre-impostate attinenti al contenuto.

.: EXTRA :.

La longevità del titolo si attesta sulle 45-50 ore, naturalmente svolgendo tutte le sub-quest, grindando e cercando di
ottenere i drop rari di FOE e Boss si possono raggiungere anche le 60-70 ore di gioco.
La rigiocabilità per la versione classica è decente grazie alla possibilità di crearsi un party personalizzato, mentre nella
modalità storia, anche per il fatto di doversi sorbire una trama già conosciuta, è difficile trovare la voglia per tornare
all'avventura. La difficoltà è selezionabile tra Facile, Normale e Difficile, consigliamo quest' ultima opzione a chi ha
già giocato ad almeno uno o due capitoli della saga, visto che è più o meno la sfida presente prima che si potesse sceglierne
il livello. Sono presenti anche piccoli contentini come la possibilità di ottenere sub-quest scansionando dei QR Code o la possibilità di rivedere cutscene o risentire voci e musiche, features semplici ma sempre apprezzate.
Curiosa l'assenza di un'opzione per i sottotitoli nelle scene animate, facilmente comprensibili anche senza, ma comunque una mancanza che va fatta notare. Così come va fatta notare la presenza di un solo slot di salvataggio, che rende impossibile la prosecuzione di entrambe le modalità in parallelo, o, più semplicemente, l'inizio di una senza cancellare i dati dell'altra.

.: CONCLUSIONE :.

Etrian Odyssey Untold è un titolo sopraffino: in un' era dove le Software House si sono stancate perfino di fare Remake, e
sono passate ai Remaster, è raro vedere qualcuno ricreare un titolo aggiungendoci addirittura una storia del tutto rinnovata, riuscendo quindi a creare un remake appetibilissimo anche per chi ha giocato l'originale, lasciando inoltre una modalità che non la contiene per quelli a cui non interessasse.
Peccato che la trama non sia niente di eccezionale, ma è comunque utile per rendere il percorso meno dispersivo e per muovere dei
personaggi che nonostante tutto sono ben fatti. Con qualche accorgimento si sarebbe potuta raggiungere l'eccellenza, ma anche
così non possiamo lamentarci.

PRO:

- Due modalità di gioco ben confezionate
- La nuova narrazione rende tutto meno dispersivo...
- Ci si affeziona presto al proprio party...
- Gameplay solido ed ulteriormente raffinato
- Graficamente curato
- Ottima tracklist, sia originale che rifatta
- Difficoltà adesso selezionabile
- Ottima longevità...

CONTRO:

- ...Ma la storia in sè è banalotta
- ...Anche se i personaggi sono un po' stereotipati
- Perché un solo slot di salvataggio?
- Solo in inglese
- Rischia di diventare ripetitivo sul lungo periodo
- ...Ma una volta finito non lo riprenderete

- GAMEPLAY: 8,5
- ESTETICA: 8
- SONORO: 8,5
- NARRATIVA: 6,5
- LONGEVITA': 8,5

Voto Finale: 8