Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

nuskadamo condivide alcuni suoi interventi solo con i suoi amici. Se vuoi conoscere nuskadamo, aggiungilo agli amici adesso.

nuskadamo

ha scritto una recensione su LSD

Cover LSD per PSX

LSD Dream Emulator dovrebbe essere familiare alla maggior parte di voi, almeno per sentito dire, quindi chiedo scusa se uso queste prime righe per dettagliare informazioni comuni ai più, ma per scrivere una recensione come si deve bisogna non bruciare le tappe.
L'autore principale di Dream Emulator è un artista e musicista giapponese di nome Osamu Sato, che si è occupato anche di altri lavori ugualmente eccentrici sia nel campo videoludico che nello sviluppo di app telefoniche, ma che è principalmente famoso per quest'ultimo.

Dream Emulator è un videogioco (anche se Osamu stesso preferirebbe che non lo definissi tale, vabè) per PS1, la cui premessa è ovvia fin dal titolo stesso: stai dormendo, e ogni notte hai un periodo di tempo limitato per esplorare il tuo subconscio, fatto di scenari astratti e colorati.

Non esiste un vero e proprio obiettivo in LSD; ci sono NPC, scenari vari e una serie di interazioni ambientali più o meno ovvie, ma questo è quanto. Non ti viene imposto un fine ultimo, non c'è neanche un percorso da seguire, in realtà, e come nei sogni c'è una logica ben nascosta e criptica che regola il tutto: il passaggio da un livello all'altro, o se ci saranno variazioni nel loro aspetto, o se potrai interagire con certi eventi, alcuni dei quali dipendono effettivamente da quante notti hai passato a dormire. Ma non si tratta di un qualcosa da cui dipende il successo o il fallimento di una run, se così possiamo chiamarla.

Il fatto che Dream Emulator sia uscito nella vecchia PS1 è un fattore molto importante nel suo appeal. Si tratta di un periodo di intermezzo nella storia dei videogiochi, quello del suo rilascio, siamo infatti all'inizio dell'era del 3D, dove molte delle innovazioni che vengono con questa terza dimensione stanno ancora venendo esplorate e non c'è un canone vero e proprio per quel che riguarda le sue meccaniche, ma allo stesso tempo stiamo anche approcciando la fine del periodo della musica composta con in mente le limitazioni hardware delle console di appartenenza.

LDS Dream Emulator, a guardarlo adesso, potrà anche esibire un'estetica arcaica, ma è importante da tenere a mente che, nonostante sia un prodotto sostenuto da bassi costi di produzione, esso è stato creato con l'intento di far pieno uso delle potenzialità tecnologiche a disposizione dagli sviluppatori in quel periodo, e questo gli conferisce una certa "sincerità" che sarebbe impossibile replicare in futuro. Mi spiego: la scena indie odierna è piena zeppa di giochi che cercano di ricreare quel genere di atmosfera poligonale e grezza, e non c'è nulla di male in questo, concettualmente, ma molti di essi falliscono perché la condizione in cui lavorano non chiede loro di divincolarsi entro i limiti di una tecnologia in via di sviluppo. Devono crearseli loro stessi, i limiti, e questo risulta spesso o in un completo fallimento nel ricreare l'atmosfera desiderata, a volte per inconsistenze tecniche dovute dalla mancanza di esperienza sui limiti che si cerca di emulare, a volte perché l'imporsi questi limiti non è una scelta deliberata, ma una soluzione per non doversi impegnare nel creare assets dall'aspetto più moderno.

LDS Dream Emulator non è un gioco invecchiato bene da un punto di vista puramente ludico, specie nell'era dell'internet dove puoi vederti un video di gameplay di ogni singolo scenario senza dover toccare il pad, ma il suo contributo nella scena indie degli anni a venire è indiscutibile, se consideriamo le sue umili origini.

9

Voto assegnato da nuskadamo
Media utenti: 8.9