nuskadamo ha scritto una recensione su Thrill Kill
Sarò del tutto onesto: a livello di violenza, Thrill Kill non ci si avvicina neanche remotamente al giustificare il livello di scandalo che fece nel suo periodo. La decisione di farlo bandire dal mercato quando roba come Mortal Kombat 4 e i 6 milioni di suoi cloni è stata pubblicata senza problemi (relativamente parlando) rimarrà per sempre un mistero ai miei occhi, specie con la mia prospettiva da uomo del 2024, in cui il livello di violenza concesso a certi videogiochi moderni con grafica fotorealistica è ai massimi storici.
La vera bellezza di Thrill Kill secondo me non sta neanche nella sua violenza, ma nel fatto che è un figlio del suo tempo, con una colonna sonora industrial al bacio, un umorismo nero che non troverebbe udienza nel mainstream odierno e un character design semplicistico ma allo stesso tempo perfettamente efficace. Giocarci mi da la stessa sensazione di aprire una capsula del tempo che mi diede B.I.O. Freaks qualche mese fa, anche se con un retrogusto più edgy.
Ciò che contraddistingue Thrill Kill dalle decine di cloni di Mortal Kombat che giravano al periodo però non è solo l'estetica, ma anche è il fatto che si tratta di un picchiaduro in pieno 3D, con una mappatura dei comandi che da maggior priorità al movimento laterale rispetto ai suoi colleghi, giocabile in fino a 4 persone. Il vincitore non è deciso con una barra vita, bensì con una di stamina, che una volta riempita permette ad un giocatore di scegliere una vittima fra i 3 avversari, finché non rimane solo una persona sola in campo.
E' una meccanica ben pensata, in quanto se il gioco avesse avuto una barra vita tradizionale questo avrebbe invitato scenari dove uno dei giocatori viene bersagliato dagli altri 2-3 ad ogni round, rendendo i match meno divertenti.
Un problema non troppo rilevante, ma che vale la pena far sapere, è che nel breve periodo in cui devi inseguire uno dei giocatori per infliggergli la fatality è possibile che questi ultimi riescano a scappare, rendendo nullo il round. Personalmente non sono un fan di questa meccanica, avrei tenuto la velocità degli avversari al minimo durante questa sequenza, dato che gli inseguimenti non sono un granché divertenti anche quando riesci ad aggrappare qualcuno.
In termini di contenuto, Thrill Kill non differisce troppo dai canoni del periodo: arcade con filmati sbloccabili come ricompensa e final boss, multiplayer locale, pratica e tag team, che è esattamente quello che sembra. Per quest'ultima la meccanica di eliminazione rende il perdere un primo round una condanna a morte per il compagno di squadra rimasto vivo, ma meglio avere una modalità difettosa che nessuna modalità, immagino. Il roster credo sia solo 12 personaggi, ma per il periodo immagino non fosse così malaccio.
Detto tutto questo, per sbaglio ho scaricato la versione beta del gioco invece che quella commerciale, quindi sono incappato in alcuni problemi che non sarebbe giusto considerare per la valutazione finale, come la mancanza dei filmati sbloccabili per l'arcade, certi comportamenti bizzarri dell'AI e occasionali crash dovuti alla mancanza di certe animazioni, nulla di che ma mi andava di scriverlo comunque.
Thrill Kill è ancor'oggi un picchiaduro dalle fondamenta solide per passare qualche ora di divertimento, sia da soli che in compagnia, ma oltre che questo è una capsula del tempo che fa romanticizzare un periodo che non ero vivo per poterlo assistere.
Voto assegnato da nuskadamo
Media utenti: 7.6