È difficile farsi un'idea di Far Cry 3.
Principalmente perché, in circa quindici ore di gioco, il gioco non è costante; dai primi capitoli appare divertente ed interessante, poi inizia a diventare forzato a livello di trama.
Sicuramente ha i suoi pregi, come ha i suoi, evidentissimi oserei dire, difetti.
Il gameplay introduce uno sparatutto in prima persona in un gioco d'avventura, il tutto immerso a sua volta in un open world costituito da una mappa di medie dimensioni.
Questo rappresenta per me una novità, che ho apprezzato.
Nella nostra mappa potremo vedere la posizione praticamente di tutto, e facilita di molto il gioco che si basa su una buonissima idea, ossia quella non di sbloccare o comprare i vari zaini, borse per le munizioni e varie, bensì di cacciare animali e fabbricare i nostri strumenti con pelli e pellicce. Siccome ci verrà data la posizione di ogni animale, questa operazione perde quel tocco di originalità che ho trovato.
Prima ho accennato alla caccia. Ogni volta che vedremo un animale potremo decidere di ucciderlo e di scuoiarlo.
Esclusi i cosiddetti predatori, gli animali non si metteranno mai in mezzo al protagonista e la missione.
Personalmente, avrei gradito un maggiore coinvolgimento di questi ultimi nella vicenda.
Sono presenti delle sequenze stealth, che ho trovato ben fatte, ma si limitano a due-tre missioni su trentotto.
Inoltre le sezioni di guida sono fatte bene per tutti i veicoli, anche se ho avuto qualche problema con la tuta ad aria.
La trama si basa su un concept iniziale abbastanza interessante, ossia quello del rapimento di un gruppo di amici e la successiva ricerca di questi ultimi.
Il problema di fondo è che la vicenda potrebbe benissimo concludersi verso il
ventesimo capitolo, dato un allungamento dalla trama inutile.
E infatti nei primi venti capitoli il gioco risulta divertente ed interessante, successivamente monotono e ripetitivo.
Tutto sommato la storia è perlomeno interessante.
Una delle regole per fare un buon gioco, è creare un buon protagonista.
Jason Brody è d'esempio su come non deve essere assolutamente un protagonista: irritante e stupido.
E poi c'è Vaas, innegabilmente uno dei cattivi più carismatici di questa generazione, che viene sfruttato malissimo per problemi che non posso citare o farei delle anticipazioni fondamentali sulla trama.
L'isola in cui il gioco è ambientato riesce ad essere uno scenario perfetto da esplorare e sopratutto un scenario perfetto per le missione stealth, che purtroppo da questo punto di vista non è stato sfruttato al massimo.
Un ambientazione tale merita una grafica all'altezza, che effettivamente è presente ma viene rovinata dai continui e classici bug targati ubisoft, quali il trapassare il terreno, lo scomparire dell'acqua con conseguenti bracciate in aria, animali che spariscono da un secondo all'altro e così via.
Inoltre, l'IA dei nemici raggiunge livelli scandalosamente bassi.
Per fare qualche esempio, vedremo nemici che si riparano dietro al nulla o addirittura che si buttano in acqua con tutto il veicolo per seguirti. Oltre alle classiche corse contro un muro.
Dal punto di vista sonoro, gli effetti ambientali sono bene realizzati e la colonna sonora mantiene alti livelli.
Ciò che non va bene è il doppiaggio, specialmente quello di Jason che lo fa diventare ancora più irritante.
È difficile farsi un'idea su Far Cry 3. Metà gioco mantiene uno standard da gioco da nove, l'altra metà sembra un gioco da sei stentato.
Non è un gioco eccessivamente brutto, esiste molto di peggio, ma purtroppo ha i suoi evidenti e stupidi difetti.
Far Cry 3 lo considero quello che non è stato Assassin's Creed 3, ossia un gioco che effettivamente mi ha divertito ed intrattenuto per circa due settimane.
Voto: 8.5/10
Voto assegnato da Weisckey
Media utenti: 8.7 · Recensioni della critica: 9