Colourbit ha scritto una recensione su Katamari Forever
Katamari Forever - Lo scherzo dura ancora
[Introduzione saltabile]
Sinceramente, non so che dire, è Katamari, niente di più, niente di meno.
Sono arrivato alla conclusione che il primo gioco di Katamari che viene giocato sarà sempre il preferito, perché è quello che introduce al gameplay e la comicità ideati da Keita Takahashi (il creatore della serie) anni prima, magari insieme ad una buona dose di nostalgia.
Dopo aver iniziato il primo Katamari l'anno scorso, avevo già capito che la mia missione sarebbe stata quella di recuperare tutta la serie, in quanto ho amato il primo capitolo e ho amato la volontà di creare qualcosa di diverso e unico, ma che fosse genuinamente divertente.
Il grande ostacolo però fu quello di andare oltre il secondo gioco, in quanto non fu mai stato voluto dal creatore originale, che lasciò la Namco per questo motivo concentrandosi, così, suoi suoi progetti.
La serie andò avanti, continuando con questo quinto gioco, Katamari Foverer, che definisce il ritorno della serie su piattaforma Playstation topo la gaffe con Beautiful Katamari.
Come ho già detto, il gioco non è molto diverso dai predecessori, e purtroppo il problema rimane il fatto che il gameplay e la presentazione rimane pressoché stagnante, senza nulla che soprenda un vecchio fan.
Il gioco si presenta come una playlist di vecchi livelli della serie, volendo però "migliorare il comparto grafico" aggiungendo una serie di filtri che, secondo me, rendono il gioco molto più carino, cosa che ho apprezzato molto.
A livello di gameplay, gli sviluppatore hanno deciso di aggiungere la mossa del salto, decisione apprezzabilissima, che però non viene sfruttata in quanto i livelli sono appunto vecchi stage dei vecchi giochi...
Inoltre, abbiamo il numero più grande di stage che abbiano mai fatto, cioè 34, divisi in due parti.
La storia è molto simpatica come al solito, anche se ovviamente serve come capro espiatorio per creare un gioco, tanto basta qualsiasi stramberia, anche se l'idea di RoboKing mi era piaciuta, come ho anche apprezzato il loro sforzo nel riportare le scenette disegnate.
La musica, invece, è un grande compendio di remix dei vecchi giochi, alcuni più belli e altri di meno, ma che però ho apprezzato molto.
Alla fine il gioco è come se fosse una dedica ai vecchi giochi, rimane un'esperienza piacevole, ma che non aggiunge nulla di nuovo purtroppo.
Sinceramente, è il gioco che mi ha mandato completamente in burnout con la serie... Touch My Katamari per quanto ne so nonostante le idee col touch screen rimane uguale agli altri post-Takahashi, quindi c'è poco da fare.
Non giocatelo se avete già giocato i primi due, almeno che non siete estremamente curiosi o avete tempo da perdere invece di giocare ad altro che è decisamente più interessante. . .
Voto assegnato da Colourbit
Media utenti: 8 · Recensioni della critica: 6.8
