Fin dall'infanzia sono stato a contatto con i videogiochi. Crescendo è diminuito il tempo per giocare, ma non la passione. Keep playing and stay updated.
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Cedo una key di Fallout 76, il primo che commenta la ottiene, faccia avanti!
Il titolo della recensione non è un refuso, anche perché non riuscirebbe a regnare. Dài che si parte. Cos'è Borderlands? La simpatia fatta videogioco, col suo stile mezzo cartoon accattivante e personaggi che sono la parodia di sè stessi. La trama, sempre che riuscirete a seguirla senza perdervi nella marea di secondarie, narra le vicende di un personaggio tra i quattro a nostra disposizione, scelto durante un viaggio in van verso la prima di tante mete. Ciascuno di essi ha delle peculiarità che condizioneranno tutta la partita, ma non siamo davanti a un ruolistico. Si tratta piuttosto delle abilità acquisibili. Comunque sia, siamo su Pandora: un pianeta che in un futuro remoto è stato colonizzato dagli umani, che da buoni coloni l'hanno poi abbandonato a risorse esaurite, lasciandolo in pasto a belve aliene affamate di carne, a predoni affamati di ricchezza e a player affamati di godimento. Storia lineare che ci porterà a fare conoscenza di gente stravagante, che sia alleata, nemica o... semplicemente tornacontista. Il tutto in salsa madmaxiana. Obiettivo? A parte la pioggia di incarichi che ci cade addosso, trovare una misteriosa cripta che... niente anticipazioni, okay? Siamo davanti a uno shooter open map con spazi più o meno ampi da esplorare e saccheggiare, dove il looting è la chiave e spesso ci si può spostare con dei veicoli. Mezzi di morte, sia chiaro. È sci-fi? A pensarci sì, dal momento che si parla di pianeti lontani e alieni e che, tra le millemila armi, molte di queste hanno dei particolari effetti secondari oltre a... sì, i danni da arma da fuoco. Pure la gravità non è quella terrestre. È post-apocalittico? Nope, dato che è avvenuto un esodo sì, ma per decisione libera da qualsivoglia evento catastrofico planetario. È pur vero che qui i disastri accadono, soprattutto se si è impreparati ad affrontare una sfida o se, in alternativa, non si ha quell'ingegno a superarla in maniera... alternativa, ecco. Nonostante l'avventura sia molto, forse troppo guidata, c'è da dire che il livello non sale mica da solo, per cui non di rado conviene fare tanto prima di buttarsi nella mischia. Sarebbe conveniente giocare con gli amici dato che ha il multi? Sì. È necessario? No. Io in single mi sono trovato bene. Tra l'altro, con le risorse che si trovano tipo sotto le scarpe e i checkpoint distanti l'uno dall'altro quanto da me al mio pc, è davvero difficile trovarsi in difficoltà, tranne per quelle situazioni impossibili da superare senza la fantasia di cui parlavo prima. Poi ci sono i distributori dove acquistare vari ninnoli, che ci inonderanno di slogan pubblicitari dei vari brand dei loro prodotti. Ucci ucci, sento odor di difettucci. La guida che segue il puntatore fa defecare, il bug della visuale che fa il girotondo in un certo momento cruciale - chi ha provato Brick capisce quale momento - ci porta verso morte quasi certa, l'interazione con gli oggetti è troppo macchinosa, lo scatto continuo senza possibilità di secondo clic non è per nulla funzionale, alcuni audio skippati e dei suoni assegnati in modo errato mi hanno fatto cadere le braccia. Ultimo argomento: i quattro dlc, tra cui uno legato al main game. Dunque, come potrei chiamarli in due parole? Ehm... ecco... allunga-brodo, ecco come. Cioè, mi hanno divertito e non poco, ma ci sono troppe missioni-elenco della spesa, messe di modo che le compi dopo ogni finale, che li rendono un terzo della durata complessiva dell'opera. Vogliamo parlare dell'unico punto di respawn che, ogni volta che torniamo a nerdare, ci farà rifare l'intero percorso verso dove ci eravamo lasciati? E vogliamo parlare delle arene aggiuntive? Riprendono le arene già presenti, anche quelle in coop, ma gonfiano le ondate di nemici totali fino a farle esplodere... le sacche scrotali dei player intendo. Globuli rossi, bianchi, piastrine e spermatozoi su mobili e muri. Poi s'incrosta tutto, puzza e... e-ehm, mi ricompongo. Vi consiglio Borderlands dopo tutto 'sto macello? Sì, con quel suo stile grafico che mai invecchierà e il divertimento che spero vi porterà.
Voto assegnato da DovahSkin
Media utenti: 8.3 · Recensioni della critica: 8.4
pensare che non doveva uscire con quella grafica che tanto amiamo è incredibile. E' stato modificato poco prima del lancio
Facciamo un bel salto indietro nel tempo, quando ancora non esistevano i vegani che per scelta si cibano di soli vegetali, ma c'erano gli animali erbivori, quelli che ancora oggi hanno una reale necessità di farlo. No hating. Questo Far Cry Primal, infatti, è ambientato ben 12.000 anni prima del nostro tempo, ossia nel 10.000 a.C. Il protagonista di questa avventura è Takkar della tribù dei Wenja, il quale perde i suoi compagni durante una caccia finita nel sangue. Incontra una giovane donna Wenja che gli dà nuova speranza, spingendolo a compiere gesta eroiche per riportare la sua tribù, ormai frammentata nelle terre di Oros, ai fasti di un tempo. Due tribù rivali gli metteranno le clave tra le gambe, nel senso che lo ostacoleranno nel suo percorso, finendo di fatto nel suo mirino. Vi dico la verità: non pensavo che questo titolo potesse piacermi più di tanto prima di provarlo e invece mi son dovuto ricredere. Cioè, mi ha divertito un sacco picchiare in testa i nemici con la clava, usare le loro teste come bersaglio per l'arco, fare il tiro a freccette coi mammut ma con le lance e percorrere a piedi una vasta regione esplorabile, piacevole alla vista. Tranquilli però, belve addomesticabili saranno i vostri destrieri. A livello di fauna è stata fatta una caciara ad essere sinceri. A pensarci, non ci sono veicoli nè armi da fuoco. A pensarci, non è un Far Cry vero e proprio... ma non è un difetto in questo caso. Ho letteralmente provato qualcosa di nuovo, dove addirittura è stato inserito un elemento che mi ha spiazzato e che sarà parte fondamentale in quei famosi - nel bene e nel male - tre Assassin's Creed: il gufo che offre una visuale tattica dall'alto e... stop, non voglio anticiparvi 'sta roba. Tra uso di armi bianche, gufate e stealth - qui più necessario che mai - pare una specie di Assassin's Cry. Detto ciò, stavolta i sottotitoli sono obbligatori: la lingua primitiva dei personaggi non farebbe capire nulla altrimenti. Ho amato la cosa, nonostante generalmente detesti i sub. Interessanti certi incontri e riferimenti, come anche Leggenda del Mammut, un dlc conciso ed intenso. Per orientarci dobbiamo seguire le nostre orme, che vengono mostrate sulla minimappa mentre, in certe occasioni, possiamo usare una speciale vista da cacciatore, che invece individua altre impronte. C'è da dire che 'sta minimappa non è proprio lo specchio della morfologia di ciò che ci circonda. D'altra parte, non mancano tanti dettagli di quelli che mi/ci piacciono, tra cui le pitture rupestri che cambiano passo dopo passo la nostra caverna, che in pratica è l'ufficio dell'insediamento. Presente il crafting, dalle capanne alle armi che, seppur poche, sono sufficienti ai nostri scopi. Oddio, mica si deve fare chissà cosa alla fine. Metteteci pure che la difficoltà è inesistente e che l'albero delle abilità produce ottimi frutti. C'è molto da fare però, dalle molteplici attività occasionali ai puzzle ambientali, dai rompicapi ai collezionabili. Dispersivo dite? Eh... giusto un po'. Finora abbiamo messo tanta carne al fuoco, no? Prossima portata: due difettucci per dessert. Non ho gradito lo scatto interrompibile solo tramite la levetta, dunque senza un secondo clic. Ci metto pure che non spawni sempre dal salvataggio, dài. E al posto del caffè o dell'amaro vi offro il mio consiglio di provare questo Far Cry.
Voto assegnato da DovahSkin
Media utenti: 7.7 · Recensioni della critica: 8.1
Devo assolutamente recensire questo prodotto, che è stato una bellissima esperienza. L'avrei fatto anche se fosse stato sinonimo di vergogna? Certamente. Dunque, parole al vento e s'inizia così. Accenno la trama, ma stavolta davvero, anche perché vorrei evitare spo.iler. Siamo Morgan, cavia volontaria del fratello, a cui viene ripetutamente cancellata la memoria ai fini della riuscita di un esperimento. Grazie e per colpa dei typhon, una specie aliena che invade la base spaziale su cui si trova, scopre si essere ciò che è e diventa il destino della gente a bordo e del mondo intero. Destino, eh? Sì, perché qui è presente una componente ruolistica, per cui ci saranno delle conseguenze diverse a seconda delle nostre scelte. Perfino l'ambientazione subisce dei cambiamenti, memorizzando le nostre azioni, che sia un dispositivo o un cadavere. Il titolo è uno shooter con una componente stealth su cui comunque non punta. Infatti si spara parecchio, all'inizio per proteggersi e in seguito per aggredire. Forse potevano esserci più armi, questo va detto, però quelle poche presenti sono funzionali a gunplay e gameplay. Vanno menzionate le fantastiche abilità, da quelle più umane a quelle un po' meno. Tante le aree da scoprire, alcune più piccole e altre più grandi qual è lo spazio aperto, tutte da esplorare e rivisitare da buon open map. Oltretutto, il design grafico è abbastanza piacevole. Potrebbe essere un lineare, ma non consiglierei nemmeno al mio peggior nemico di progredire in 'sto modo. O forse sì... Vari oggetti recuperabili ci metteranno alla prova, procurandoci dei mal di testa su come raggiungerli fino alla fine. La difficoltà del combattimento, di cui gli avversari si possono aggiungere in un registro consultabile, ha invece una progressione inversamente proporzionale: più si va avanti e meno difficile risulterà, a condizione di una corretta gestione di armi e skill. Non mancano la roba da leggere e ascoltare e certi segreti da svelare. Non vi basta tutto ciò? Allora cimentatevi nei dlc, dove cambiano letteralmente le regole del gioco: in Mooncrash diventa un rogue-lite, mentre Typhon Hunter è la sezione multiplayer. Il primo dei due offre un nuovo filone narrativo, stavolta da gestire in più protagonisti, insieme a nuovi nemici. I difetti non mancano, ma per fortuna è tipo solo uno: il lag occasionale. Nel senso, poteva essere meglio ottimizzato. Vi consiglio caldamente questo videogioco che, tra tantissime missioni e dialoghi super interessanti, saprà sicuramente catturarvi e rendervi sue prede. Sarete in grado di diventare voi i predatori? A voi la sfida.
Voto assegnato da DovahSkin
Media utenti: 8.7 · Recensioni della critica: 8.7
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