Grafein89

Il migliore...per altri tempi.

Giustamente bistrattati dalla community, questi Pokémon son, nonostante ciò, la miglior evoluzione possibile della classica impostazione della saga: i menù finalmente curati e snelliti (anche se manca il supporto touch); semplificazioni per il competitivo; una storia non eccessivamente invasiva (ho ancora gli incubi per Sole); mondo artisticamente al suo meglio; musiche degne delle migliori OST Pokémon; sprazzi di collaborativo grazie ai Raid; pokémon visibili.
Il problema è tutto lì però: sono un'evoluzione classica della serie, che ora inizia ad essere vecchia e stantia e che più di molte altre avrebbe bisogno di una rivoluzione. Al di là insomma delle singole criticità (l'aspetto tecnico delle Terre Selvagge; le animazioni Pokémon ancorate a 10 anni fa; una storia infantile), il problema non è il taglio di Pokémon o di mosse ma il fatto che quello sarebbe stato giustificato alla luce di un ripensamento generale della serie come quello effettuato, per rimanere a Switch, dall'ultimo Zelda e che qui non avviene.
Serve un reboot insomma perché davvero, l'impostazione classica è qui al suo meglio ma non ha più margini.

Un'operazione nostalgia necessaria

FFVIII è stato per me - come per molti altri - il primo FF e uno dei primi giochi ad avermi davvero colpito in tutto. Alla fine degli anni '90, quella grafica, quel gameplay, quelle musiche e quella storia sembravano davvero tanta roba, usufruendo per di più della prima traduzione italiana della saga (che insomma quando hai 11 anni non è poca roba).
Giocato ora i limiti son venuti fuori: la storia non sembra più così innovativa o ben scritta, sfociando spesso in una roba adolescenziale già vista; la grafica non è migliorata e anzi la scelta di rifare i soli modelli dei personaggi stride un po' in un contesto di bassa risoluzione; il combat system resta interessante nel suo ricorso smodato ad evocazioni e junction ma il livellamento è troppo facile (non aumentando mai l'exp necessaria, come invece di solito); le aggiunte "rompono" un po' il gioco - se attiverete la velocità tripla non riuscirete a farne a meno ma avrete problemi con l'audio delle battaglie e falserete alcune situazioni a tempo.
Ciononostante si conferma la necessità di questo porting, finora sempre negato ovunque (ad eccezione di una indecente edizione steam), e il valore di un capitolo della saga che sa ancora catturare con il suo mondo pieno di luoghi immaginifici (il villaggio degli shumi 😍), le sue quest secondarie facoltative, e il ricordo di quanto questa saga ha saputo farci fantasticare in passato.

Un piccolo grande Zelda

Non avevo mai giocato questo Zelda (né gli altri 2D pre-epocaDS) e l'ho trovato di una qualità superba: lo stile grafico spesso vituperato calza a pennello sia alla trama del gioco, una delle più "sviluppate" della saga, sia alla dimensione della mappa - enorme per la versione Gameboy ma che qui appare effettivamente ridotta e che però, proprio per questo, non rende mai pesante il frequente backtracking; i dungeon composti da ministanze hanno delle trovate superbe, con gli ultimi tre di notevole complessità, senza mai scadere nella frustrazione. Per giunta, pur senza mai esser stato un grande estimatore della musica dei videogiochi (per la serie che spesso ascolto molto distrattamente anche colonne sonore da più parti ritenute meravigliose), tutta la componentistica audio merita un ascolto attento (e la trovate dei vari strumenti ne fa anche una colonna portante del gioco).
I riferimenti ai mondi di Super Mario (ho perso decine di minuti nel gioco alla moda) poi non rendono il gioco straniante ma gli danno quella particolarità che il gioco non tarda a rendere palese nella trama stessa.
Sì, il frame rate a volte cala vistosamente senza giustificazioni, così come il minigioco delle tessere è sostanzialmente una gran cretinata, ma questo gioco è lo Zelda portatile di cui la Switch bisognava, perché non tutto deve essere mastodontico alla BotW e la poesia può essere anche in piccolissimi mondi sognanti.

Final fantasy Xii è uno di quei giochi per cui Switch sia lodato: giocato già a suo tempo su play 2, riprovato sulla 4, non sono mai riuscito a superare la prima fase per la noia che mi causava quel grinding assurdo e il passaggio da una zona all'altra (mai come in questo caso quanto sarebbe stato più figo fosse stato open world). La portatilità di Switch e l'opzione per il fast forward mi hanno Invece portato via ben 50 ore più che piacevoli, alla luce anche del fatto che la grafica non è rilevante in una remastered di 10 anni fa.
Per il resto il gioco è lo stesso, con il suo mondo splendidamente tratteggiato (e di cui sarebbe stato bello vedere di più - qualcuno ha detto Rozaria?!), un combat system molto più strategico della media dei Final Fantasy che innovando non abbandona del tutto la tradizione, e una trama che abbraccia tematiche politiche piuttosto che sentimentali.
Forse si doveva fare di più nella seconda parte della stessa, con un finale che lascia un po' meh, facendo avvertire la mancanza di una qualche trama sentimentale (lo stesso racconto dell'amicizia è trattato superficialmente, al contrario di quanto riuscito al quindicesimo capitolo), laddove però - almeno nella prima parte - quelle poche scene romantiche (il rapporto tra Ashe e Rasler) esprimono molta più intensità dei soliti dialoghi melensi a cui ci hanno abituato certi jrpg.
Nel complesso non il miglior Final Fantasy ma sicuramente un jrpg sopra la media, splendidamente curato in alcuni suoi tratti e con ben poche cadute di stile.