Sto portando avanti un progetto che mi porta spesso e volentieri a giocare giochi provenienti da contesti culturali più disparati e diversi. Diciamo che, ultimanente, provo a sviscerare e capire meglio il contesto in cui un gioco viene sviluppato, anche perchè sono convinto che questo influenzi moltissimo la produzione artistica in ogni ambito, quindi anche videoludico.
Ora, inserendo nelle recensioni gli sviluppatori per avere un quadro più rapido ho notato una piccola cosa: Graveyard é sviluppato da Lazy Bear che é un team russo. Senza andare troppo indietro nel tempo, la produzione e il concetto di videogame russo é ben diverso da quello occidentale, cito solamente due titoli Stalker e Pathologic, quest'ultimo gioco totalmente atipico e per certi versi avanguardistico.
Ma la cosa che mi ha colpito tantissimo è il fatto che graveyard é decisamente una produzione culturale, figlia del suo contesto anche per il tema che affronta. Infatti, é uno dei pochi giochi moderni in cui ho trovato un personaggio anche importante di chiara matrice comunista, dipinto sia tramite battute sciocche ma ricche di critica sociale ma anche tramite un simbolismo non indifferente: il personaggio é un asino che viene sfruttato e che offre null'altro che la sua forza lavoro. Ma non solo, Graveyard è il gioco piu capitalista e anticapitalista che ho mai giocato. E la critica al capitalismo e alla società moderna é ben visibile dal fatto che per guadagno e per otimizzare la nostra produzione é possibile sfruttare veri schiavi, gli zombie. Cosi come il fatto che il nostro personaggio non si fa scrupoli a vendere carne umana pur di aver un guadagno. Questa critica, questa totale presa di posizione é ancora più marcata se pensiamo che lo stesso protagonista é estraneo al contesto medievale in cui si trova ma viene da un contesto moderno. Il tutto é frutto appunto di una società, quella russa, che si trova oggi ad affrontare un passato comunista in un contesto capitalista. E il tutto viene inserito nel videogioco che diventa una produzione personale e che quindi offre squarci sulla visione e sulle domande dell'autore stesso.
Tutto ciò, per dire quanto sarebbe importante e bello avere produzioni videoludiche in contesti sociali e culturali ben differenti e quanto ad oggi sia importante investire, a livello statale, sul media videoludico anche per narrare situazioni e ambiti
Gene92
Proverò, grazie per il consiglio
Steto96
Sono quasi commosso