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E3 2017: Destiny 2 per PC - prova

"E ora come faccio?". È un po' questa la domanda che riassume lo spirito col quale me ne sono uscito dalla prova di Destiny 2 per PC. Perché si tratta del gioco di Bungie portato alla sua massima espressione e, trattandosi di un riavvio per la serie, quale migliore occasione per ricominciare daccapo su una nuova piattaforma?



Il punto non è solo quella grafica che le console di oggi non riescono a raggiungere. Con la One X alle porte e una PlayStation 4 Pro che comunque ai 4K ci arriva, le differenze che ora impreziosiscono l'edizione per personal computer non sono poi così evidenti all'occhio del giocatore occasionale. E poi tutto è da vedere quanto Bungie investirà nella versione PC, quanto effettivamente vorrà permetterle di essere diversa da quella console. E la sensazione è che la casa di Seattle non voglia spingere troppo il piede sull'acceleratore.



Un esempio ne sia il multiplayer, che non vedrà l'utilizzo di quei server dedicati in cui i più ottimisti speravano. Anche se Matt Segur, in una recente intervista, ha un po' confuso le acque: "Destiny 2 sfrutterà un modello unico. Tutte le attività saranno ospitate da uno dei nostri server. Questo significa che non ci sarà mai una migrazione dell'host nel corso di un raid o di altri match, il che è diverso dal primo gioco dove i compiti di hosting venivano svolti dalle console dei giocatori".

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16 giugno 2017 alle 12:10