Destiny 2 - recensione
Autoassegnarsi la recensione di Destiny 2 comporta un certo masochismo. Perché, trattandosi di un prodotto controverso, si finirà sempre con lo scontentare qualcuno, qualunque sia il giudizio espresso. E perché si tratta di un gioco enorme, ricco di contenuti e affrontabile solo passandoci sopra decine e decine di ore. Ecco perché la recensione che leggerete qui di seguito trova il suo epilogo (e quindi il voto) solamente oggi, dopo 9 intensi giorni di prove.
Gli interrogativi nell'affrontare Destiny 2 erano tanti. Il primo, fra tutti, era capire se si trattasse realmente di un nuovo capitolo per la serie o se invece non si trattasse di un corposo DLC tirato a lucido. Giungeremo a una risposta alla fine di questa pagina ma, come spesso si dice, sappiate che l'apparenza inganna.
E poi c'erano da valutare le novità introdotte da Bungie che avevano un solo compito: ammodernare e rifinire uno dei videogiochi di maggior successo della storia, facendolo evolvere ma senza rivoluzionarlo. I milioni di fan di Destiny, là fuori, non avrebbero perdonato mosse improvvide da parte di Bungie. E così sono partite decine di ore per saggiare il nuovo bilanciamento delle armi, la trama, le attività di pattuglia, il PvP, gli Assalti e, finalmente, il raid.
