Luke Smith di Bungie replica alle critiche sugli shader di Destiny 2
Destiny 2, uno dei titoli più attesi dai giocatori di tutto il mondo, è arrivato nelle nostre Xbox One e PlayStation 4 appena tre giorni fa e già sono piovute le prima critiche da parte dei giocatori. Motivo del contendere? La scelta di Bungie di rendere gli shader applicabili si ad ogni singolo pezzo di equipaggiamento, ma anche monouso.
Insomma, a differenza del primo capitolo nel quale era possibile mettere e rimuovere a piacimento gl ishader, ora ogni volta che ne utilizziamo uno questo verrà letteralmente consumato. Ovviamente ciò ha dato il via, da parte dei Guardiani più attenti al look, ad una caccia sfrenata a questi oggetti per la personalizzazione.
Molti giocatori comunque si sono decisamente alterati per questa scelta di Bungie, ascrivendola ad un tentativo da parte degli sviluppatori di veicolare l'utenza verso le microtransazioni, dal momento che l'oggetto della diatriba, gli shader, sono tra gli oggetti acquistabili in valuta reale. Luke Smith di Bungie ha voluto replicare, tramite un tweet, alle recriminazioni dei giocatori.
Shaders are earned through gameplay: leveling, chests, engrams, vendors. We expect you'll be flush w/ Shaders as you continue to play. (1/4)
— Luke Smith (@thislukesmith) September 7, 2017
Secondo quanto dichiarato da Smith non si tratta di una mossa per spingere i giocatori ad acquistare gli shader quanto piuttosto un tentativo di Bungie di invogliare i giocatori ad esplorare ogni sasso che incontreranno nel corso delle loro avventure. Inoltre, sempre secondo quanto riportato da Luke Smith, una volta raggiunto e superato il livello 20 il drop rate degli agognati shader subirà una sensibile variazione in positivo.
Vi ricordiamo che Destiny 2 è disponibile per Xbox One e PlayStation 4 dal 6 settembre e che la versione PC del gioco arriverà a breve, il 24 ottobre.
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