Destiny 2: la Maledizione di Osiride - prova
A poche settimane dall'uscita del primo DLC di Destiny 2, La Maledizione di Osiride, i dubbi sono molteplici. Tra una gestione dell'endgame non delle migliori e qualche meccanica ancora da rivedere, gran parte dei giocatori ha accantonato l'opera firmata Bungie, nella speranza che questa prima nuova avventura porti con sé una ventata d'aria fresca. Con una certa curiosità, settimana scorsa siamo siamo dunque andati a Seattle per provare in anteprima, direttamente negli studi dello sviluppatore americano, le novità in arrivo per i nostri Guardiani.
Purtroppo però non possiamo parlarvi sin da subito di tutte le novità viste e provate, ma dovremo attenerci alle tappe già annunciate da Bungie per le loro tre classiche dirette streaming. Dunque, nelle prossime tre settimane, questo provato si aggiornerà di pari passo con le dirette in questione, fino ad arrivare alla recensione con l'uscita dei nuovi contenuti. Fatta questa doverosa premessa, passiamo ai fatti. L'uscita di questo DLC è prevista per il prossimo 5 dicembre, circa le stesse tempistiche con cui, tre anni fa, usciva L' Oscurità dal Profondo, primo DLC del primo Destiny. Le differenze però in termini qualitativi saranno evidenti sin dal primo istante.
Per la prima volta in un DLC "piccolo", ad accompagnare la nostra nuova avventura ci sarà un'intera nuova location. Ci riferiamo a Mercurio, un pianeta su cui abbiamo soltanto sostato per riscuotere le nostre ricompense con le vecchie Prove di Osiride. Appena giunti in superficie si presenterà come un' immensa distesa quasi desertica, in cui si potranno individuare le classiche strutture Vex che ne renderanno subito chiaro il dominio. Ma non saranno gli unici nemici presenti, visto che anche i Cabal proveranno a ostacolarci.
