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Destiny 2: recap del primo livestream su La Maledizione di Osiride

Si è svolto stasera sul canale Twitch di Bungie il primo dei tre livestream dedicati a La Maledizione di Osiride, la prima espansione di Destiny 2.



La trasmissione, incentrata quasi interamente su aspetti legati alla storia, ai personaggi e al contesto, ha posto subito l'accento sulla nuova ambientazione che i Guardiani di tutto il mondo visiteranno dal prossimo 5 dicembre: il pianeta Mercurio, apparso nel mitico Faro del primo Destiny e in una mappa multiplayer. Un coreografico character trailer ha poi introdotto il principale protagonista dell'espansione: Osiride, mentore di Ikora. L'espansione si concentrerà proprio sui vex e sulla loro capacità di manipolare la realtà, aspetto su cui Osiride stava conducendo alcune ricerche prima di separarsi dalla fidata Sagira, il suo spettro, di sesso femminile.



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La storia sarà ambientata alcuni mesi dopo la fine della guerra contro la Legione Rossa di Dominus Ghaul. Nelle vicende de La Maledizione di Osiride, Ikora Rey riveste un ruolo di primaria importanza, chiamando a raccolta i Guardiani per andare alla ricerca del saggio stregone disperso tempo addietro. Osiride è una figura fondamentale nella lore di Destiny: considerato al pari se non più importante di Zavala per i Guardiani, è caratterizzato con tratti stilistici tipici della mitologia egizia, che sembrano avere a che fare con gli studi che ha condotto nel suo passato. Anche Sagira ha un design particolare che evidenzia la sua unicità, essendo il primo spettro – oltre al nostro – che sentiamo parlare. I giocatori del primo Destiny ricorderanno invece fratello Vance: anch'egli tornerà come vendor nel Faro, ora visitabile liberamente.



La digressione storica è proseguita con un focus sugli studi e le ricerche compiute dal team per plasmare le nuove ambientazioni, accennate già tre anni fa ed ora notevolmente espanse. Sono stati mostrati alcuni bozzetti che fanno riferimento a nuovi setting su Mercurio, fra cui la misteriosa “Foresta Infinita” e il “Dark Future”, un punto preciso nella cronologia della serie nel quale il Sole si è spento e il Faro è diventato un luogo buio e inospitale. Tre Guardiani si sono poi lanciati in pattuglia sul Faro e nelle zone circostanti, in un lungo tour che ha permesso di constatare l'abbagliante bellezza della nuova location.



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E' poi stata mostrata la mappa stellare di Destiny 2, che oltre all'aggiunta di Mercurio vede l'arrivo degli attesi assalti in versione eroica. La trasmissione si è infine concentrata sulle novità che i Guardiani troveranno sul Leviatano: la cittadella cabal ospiterà una nuova incursione, che si affiancherà alla precedente senza sostituirla e sarà caratterizzata da una serie di nuove sfide e nuovi puzzle, oltre ad un nuovo boss finale. Il raid introdurrà il concetto di “raid layer”, a conferma di molte teorie elaborate dai fan: l'ambientazione resterà la stessa, mentre a variare saranno sfide e meccaniche.



Lo stream si è concluso qui: benché i contenuti mostrati fossero piuttosto appaganti per gli occhi, sono state parzialmente deluse (per ora) le aspettative di chi sperava di conoscere subito le modifiche più rilevanti che La Maledizione di Osiride apporterà all'endgame di Destiny 2. Per sapere se la prima espansione riuscirà a riportare alla base la gran parte dell'utenza non ci resta che attendere i prossimi 15 giorni, e soprattutto la fatidica data di lancio del 5 dicembre.



L'articolo Destiny 2: recap del primo livestream su La Maledizione di Osiride è estratto da GamesVillage.it.

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15 novembre 2017 alle 21:20

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