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Destiny 2: l'Armeria Nera - recensione

Dopo quattro anni di Destiny tra giochi principali, espansioni e DLC un problema nella gestione dei contenuti aggiuntivi è evidente: se con le espansioni "grosse", come il Re dei Corrotti e ancora di più I Rinnegati, Bungie è sempre riuscita a proporre una quantità di contenuti sufficiente a giustificarne il prezzo, con i DLC minori ha cercato di offrire un po' di tutto ma senza mai centrare in pieno l'obiettivo, se non forse con La Mente Bellica, frutto comunque di un evidente cambio di rotta.



Nasce così il modello del Pass Annuale, annunciato insieme a I Rinnegati durante lo scorso E3 e che rappresenta un tentativo di fornire ai giocatori contenuti dilazionati nel tempo, in modo diverso rispetto ai classici due DLC a cui siamo ormai abituati. L'idea è di rilasciare tre piccoli DLC anziché due, e di scandire così con tematiche differenti le stagioni in cui è suddiviso questo secondo anno di gioco, dando inizio alla Stagione della Forgia con l'uscita de L'Armeria Nera, il primo di questi tre contenuti.



Bisogna dare anche atto a Bungie della totale trasparenza che sta continuando ad avere, tanto da presentare con ampio anticipo non solo la tabella di marcia di questo DLC ma anche di quelli futuri, quantomeno per quello che è stato già programmato. Il piano, infatti, è di rilasciare i contenuti nel corso della stagione, similmente a quanto fatto con I Rinnegati, in favore di aggiornamenti costanti per evitare periodi morti che han segnato in particolare il post-lancio de Il Re Dei Corrotti con il primo capitolo.

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22 dicembre 2018 alle 12:40

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