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PUBG, sedicenne si suicida perché non può più giocarci

Brutta storia quella che arriva dall'India, dove un sedicenne si è suicidato perché gli è stato imposto di non giocare più a PUBG.. Un ragazzo di sedici anni si è suicidato perché gli è stato imposto di non giocare più a PUBG, per il quale evidentemente aveva sviluppato una forte dipendenza. Siamo a Hyderabad, una regione dell'India del sud, e questa non è la prima volta che a PUBG viene imputata la colpa di alcune morti. Del resto stiamo parlando di un titolo popolarissimo in tutta l'Asia, dove conta più di 30 milioni di giocatori attivi al giorno. Stando a ...

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8 aprile 2019 alle 09:20

Condiviso da Dartagnan e un altro.Piace a 2 persone, 4 persone

 

Come sempre, è facile dare la colpa a un prodotto d'intrattenimento.
Mi spiace davvero per l'accaduto, ma la colpa qui è sempre di chi ha cresciuto ed educato il ragazzo, quindi i genitori.

 

Ma io mi chiedo, prima di arrivare a questi estremi, possibile che un genitore non si accorga di quanto sta diventando dipendente un figlio da un videogame? E possibile non si renda conto della fragilità del figlio prima che arrivi a suicudarsi solo per il fatto di non poter più giocare a un Videogioco?