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Sony in prima linea per la lotta alla dipendenza da videogiochi

In occasione della 72esima edizione della World Health Assembly, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha ufficialmente catalogato la dipendenza da videogiochi come una malattia riconosciuta, delineandone le caratteristiche.



I quasi 200 esperti coinvolti hanno stabilito che questa malattia, legata sia all'utilizzo di videogiochi online che di quelli in single player, include i seguenti sintomi:



  • Difficoltà a controllare l'attività di gioco (frequenza, intensità, durata, contesto)
  • Maggiore priorità data al gioco nella misura in cui il gioco ha la precedenza su altri interessi di vita e attività quotidiane
  • Continuazione dell'attività videoludica nonostante il verificarsi di conseguenze negative. Il modello comportamentale è di gravità sufficiente a determinare una compromissione significativa in aree personali, familiari, sociali, educative, professionali o di altro tipo.

Proprio la decisione di rendere questa dipendenza una malattia riconosciuta ha spinto anche Kenichiro Yoshida, CEO di Sony, a dire la sua, spiegando che “Abbiamo bisogno di prendere questo problema seriamente e di adottare delle contromisure.”



Con l'avvicinarsi a grandi passi della prossima generazione di console, visto che PlayStation 5 è sempre più realtà, è probabile che Sony decida di intensificare i controlli soprattutto sui minori, così da non trasformare la passione in una malattia.

Continua la lettura su www.playstationbit.com

27 maggio 2019 alle 18:10

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Tra la lotta alla piaga globale della dipendenza da videogiochi e la censura, vedo che Sony è sempre pronta li in prima linea a sbandierare il suo essere politicamente corretta ,io sono disgustato da cotanta ipocrisia,poi bo sarò strano io...