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Destiny 2: Penumbra - recensione

Le tempistiche scelte da Bungie non sono di certo delle migliori, con il DLC Penumbra rilasciato il 4 giugno e la prossima grande avventura, Ombre dal Passato, presentata ufficialmente il 6 dello stesso mese. Una scelta inspiegabile, considerando che lo studio americano non ha mostrato nulla, con il prevedibile risultato di oscurare completamente l'ultimo atto del Pass Annuale di Destiny 2 in favore di un primo assaggio del futuro del brand senza il coinvolgimento di Activision.



Tutto ciò è un vero peccato, perché settembre è ancora ben lontano e Calus, con le sue sfide inedite, brama di mettere alla prova ancora una volta le abilità dei Guardiani, quantomeno quelli ancora rimasti in circolazione dopo il mezzo fiasco di Azzardo Cosmico. Ma va chiarita subito una cosa: Penumbra è tutta un'altra faccenda.



La tabella di marcia adottata per distribuire i contenuti durante la settima stagione, quella della Ricchezza, è pressoché la stessa usata anche in quelle precedenti, con l'unica importante differenza di rendere disponibili sin da subito le attività principali, mettendo i giocatori nella posizione di poter già affrontare nuove sfide e guadagnare nuovi equipaggiamenti.



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2 luglio 2019 alle 12:10