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Destiny 2 – Ombre dal Profondo – Recensione

Bungie, a distanza di due anni dal lancio di Destiny 2, tenta di dare nuova vita al suo gioco di punta con Ombre dal Profondo e una nuova Stagione. Scoprite se il gioco vale la candela, grazie alla nostra recensione.



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Un passo indietro per andare avanti



Il seguito dell'apprezzatissimo Destiny venne lanciato con aspettative decisamente alte nel settembre del 2017. A quei tempi Bungie collaborava con Activision e portò su PlayStation 4 un prodotto non perfetto e che, nonostante il successo a livello di recensioni, venne bacchettato dai fan storici della serie che criticarono trama, scelte tecniche e contenuti. Da allora molte cose sono cambiate, in primis il divorzio di Bungie da Activision. Questa scelta ha permesso, a detta del team, di preparare Ombre dal Profondo per dare finalmente ai giocatori l'esperienza di Destiny definitiva. Un altro cambio drastico c'è stato nella formula con cui il gioco viene proposto. Dal 1° ottobre infatti Destiny 2 è disponibile in versione free-to-play (denominata Una nuova luce) e giocabile quindi da tutti coloro che vorranno lanciarsi in questo MMO d'azione fantascientifica.



A cambiare è stato anche lo stesso Destiny 2. Dopo due espansioni belle ma non eccelse, La Maledizione di Osiride e La Mente Bellica, il pacchetto denominato I Rinnegati ha dato una svolta alla trama con un grosso colpo di scena e soprattutto ha modificato radicalmente la giocabilità del titolo, cosa che si propone di fare anche Ombre dal Profondo. L'ultima grossa espansione del gioco, che funge anche da introduzione alla Stagione dell'Intramontabile, ricalca in un certo senso quanto visto nel primo episodio della serie con Il Re dei Corrotti e introduce tante novità, una nuova ambientazione e tanta azione.



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Chi non muore si rivede



Vista la linea tracciata dai Rinnegati, è proprio il caso di dirlo, è un piacere ritrovare personaggi storici della serie vivi e vegeti. La protagonista di Ombre dal Profondo è infatti Eris Morn, che torna ancora una volta per tentare di salvare la Luna. Il corpo celeste, nel momento in cui arriveremo, sarà sotto l'attacco dell'Alveare, ma i nemici veri e propri saranno i terribili Incubi, personificazioni delle paure dei Guardiani, di cui non vi sveliamo nulla per evitare spoiler. Questa è in un certo senso una prima, grande novità per Destiny 2, perché nonostante i nemici inediti siano un copia e incolla di precedenti avversari, si tratta comunque di una tipologia di creature completamente diverse da quelle a cui siamo abituati.



A proposito di abitudine, anche la Luna vista nel primo Destiny non sarà quasi più riconoscibile dai giocatori. Distorta, alterata e tormentata dal nostro passato, esplorarla sarà un vero piacere per gli occhi e restituirà un po' di quel “fattore wow” andato perso soprattutto con il gioco base, complici anche momenti ben pensati da Bungie per lasciare il segno, tra cui l'introduzione della piramide in cui dovrebbe risiedere l'Oscurità. Proprio il mix di novità e tradizione è uno degli elementi che più colpiranno i fan della saga. Rivedere nemici, luoghi e personaggi storici non potrà che spingere anche chi avesse abbandonato il gioco mesi fa a riprenderlo per scoprire come si evolverà la trama, in una campagna della durata di una decina di ore che si chiuderà con un cliffhanger.



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15 ottobre 2019 alle 17:10

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