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The Witcher di Netflix: Andrzej Sapkowski non voleva realizzarlo a causa del primo e fallimentare adattamento cinem

La prima stagione di The Witcher, la serie Netflix ispirata ai romanzi polacchi di Andrzej Sapkowski e dai videogiochi di CD Projekt Red, è disponibile già da un po' e i fan ne sono rimasti parecchio soddisfatti. Con una seconda stagione in lavorazione e vari rumor che suggeriscono l'arrivo di uno spin-off animato e di una terza stagione già in discussione, possiamo affermare che si è trattato di un buon successo. Questo, tuttavia, non era garantito nelle prime fasi di concept e, a causa di una "brutta esperienza" dell'autore, l'intera serie rischiava di non esser realizzata affatto.



Lo ha svelato Tomek Bagiński, il produttore esecutivo della serie, in un'intervista a Comicbook, dove ha svelato che ci è voluto un bel po' di tempo, prima di convincere Sapkowski a dare il via libera alla realizzazione di una serie. Questo perché decenni fa, nel 2002, venne effettivamente realizzato un film di The Witcher, Wiedźmin, un adattamento cinematografico di una serie TV omonima, esclusivamente per il pubblico polacco. Il problema? All'epoca le recensioni non furono per niente lusinghiere e tutt'ora il film viene usato negli studi nelle università del cinema come esempio negativo di cinematografia.



Com'è riuscito Tomek a ribaltare la situazione? Semplicemente, con il dialogo:



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18 gennaio 2020 alle 14:40