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The Last of Us Parte II “ridefinirà i giochi tripla A” assicura Naughty Dog

Se le aspettative per The Last of Us Parte II non fossero già abbastanza alte, ci pensa uno dei vertici di Naughty Dog a tenere vivo l'interesse per l'esclusiva PlayStation in arrivo il 29 maggio.



Sappiamo che il progetto è entrato nella fase finale dello sviluppo e così il game director Anthony Newman ha voluto condividere con il pubblico il suo entusiasmo. In un messaggio lanciato su Twitter ha infatti sentenziato: “Stiamo per ridefinire i giochi Tripla A nel 2020” .



Dopo il grande successo della prima, emozionante avventura, Ellie è pronta a diventare assoluta protagonista in The Last of Us Parte II e nei giorni scorsi abbiamo avuto un piccolo assaggio delle armi a sua disposizione.



we bout to redefine triple-a in 2020 ¯_(ツ)_/¯

— Anthony Newman (@BadData_) February 14, 2020

Continua la lettura su www.playstationbit.com

16 febbraio 2020 alle 13:20

Condiviso da popcornking e altri 3.Piace a 9 persone

 

Meglio che lascino giudicare all'utenza ecc. se sarà così.
Auto incensarsi prima del tempo spesso NON porta bene... molti giochi che dovevano "rivoluzionare", "sconvolgere la critica e l'utenza" e quant'altro si sono rivelati poi delle mezze (se non totali) delusioni.
Difficilmente Naughty Dog potrebbe sbagliare, anche considerando i tempi di cui ha usufruito per svilupparlo al meglio... ma io eviterei uscite "arroganti" del genere asd

 

Sono d'accordo. Anche se Naughty Dog è una certezza, riconfermarsi con tlou2 dopo il primo capitolo - che effettivamente definì il significato di tripla A, a mio avviso - è ancor più difficile. Le autocelebrazioni non hanno mai portato bene asd e tante volte abbiamo sentito dire che un gioco stravolgerà il panorama videoludico e poi non fu proprio così... Anche se si confermasse un ottimo titolo - e sono piuttosto certo che non ci deluderà -, alimentare le aspettative non premia mai perché indipendentemente dalla qualità di un gioco, poi l'utenza pretenderà sempre di più o si considererà legittimata a muovere critiche in base a ciò che immaginava che il titolo fosse.