Destiny 2: Stagione degli Arrivi - recensione
L'anno 3 di Destiny 2 sta volgendo al termine e la Stagione degli Arrivi ha iniziato a spianare la strada per Oltre la Luce. La stagione scorsa, quella dell'Intrepido, aveva deluso non poco i giocatori, tra i pochi contenuti introdotti e una direzione non particolarmente chiara. Persino il gran finale, con l'Onnipotente distrutta durante un evento live durato forse un po' troppo, non è riuscito a risollevare la stagione.
Il passato però è passato e insieme all'annuncio delle future espansioni è stata presentata pure la Stagione attualmente in corso, non mostrata in precedenza per motivazioni ben precise. Nonostante lo sconforto iniziale bisogna ammettere che già dall'inizio i mesi che ci separano dalla prossima avventura son sembrati ben più interessanti di quelli precedenti.
Innanzitutto la nuova attività stagionale, l'evento pubblico che prende il posto delle Torri del Serafino, sembra convincere maggiormente nelle meccaniche e nelle ricompense. Le destinazioni di riferimento questa volta sono Io e Titano, nelle quali è possibile vedere le tanto temute e attese navi piramidali.
