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Destiny 2: Stagione dei Perduti - recensione

Proprio come successe lo scorso anno per la Stagione degli Arrivi, l'ultima prima dell'uscita dell'espansione successiva e l'inizio del nuovo anno, anche l'appena iniziata la Stagione dei Perduti è stata annunciata il giorno stesso dell'uscita, subito dopo la presentazione ufficiale de La Regina dei Sussurri, prossima avventura prevista però per febbraio 2022.



Il perché di tanta segretezza non è un mistero e non appena si comincia a giocare i contenuti stagionali, ci si rende conto che Bungie effettivamente ha fatto bene a non presentarla anticipatamente, facendo coincidere la breve introduzione col reveal del capitolo successivo. Se non che, pochi minuti dopo l'inizio, il giocatore si trova confuso perché messo davanti a una situazione che contrasta con quello che dovrebbe succedere in futuro.



Per farla breve, durante la cinematica d'inizio stagione apprendiamo che l'Osiride con cui abbiamo interagito nell'ultimo periodo, lo stesso che si era defilato al termine della Stagione del Tecnosimbionte e che in generale aveva da tempo un comportamento sospetto, non è in realtà il celebre Guardiano.



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15 settembre 2021 alle 12:10