Heavy Duty Challenge – Recensione
Quando si parla di simulatori Aerosoft è sempre in prima linea. Tra un Fernbus Coach Simulator e un Autobahn Police Simulator 3 ce n'è davvero per tutti i gusti. Eravamo stati stuzzicati dall'idea che un simulatore per camion a 3, 4 e più assi potesse essere interessanti, così la curiosità ci era montata sin dai primi trailer. Pad alla mano, però, le cose non sono state così belle, come scopriremo in questa recensione di Heavy Duty Challenge.

Metti in moto e parti
Il principio del gioco è molto semplice. Improvvisare una sorta di campionato off-road estremo, in stile Dakar, ma dedicato a mezzi che non vanno più veloci di 20 km/h, avendo dalla loro un'incredibile abilità di poter superare asperità epiche, salite (e discese) ripidissime oltre a poter passare bene o male dappertutto. Cosa potrebbe mai andare storto?
Insomma, un po' tutto, in effetti. Il gioco parte molto bene introducendoci a un tutorial che spiega tutte le meccaniche. Dovremo andare sostanzialmente da un punto A a un punto B, oppure mettere in fila una serie di punti, i quali sono rappresentati da cancelli da superare. Riuscirci non sarà affar facile però, infatti dovremo mettere sul piatto tutte le nostre abilità di guida, tra sterzo, differenziale, passaggi angusti e un occhio clinico da autista consumato. Servirà anche un buon senso dell'orientamento e una capacità di lettura del terreno. Insomma, un bel mix che promette bene.

Ma quant'è bello andare in giro a 18 km/h…
Il primo vero problema di Heavy Duty Challenge che abbiamo sperimentato durante la nostra recensione è la sua estenuante lentezza. Tutto è lento, dal partire, al cambiare marcia, al capire dove andare ma, soprattutto, i camion. Per carità, è perfettamente comprensibile che sei mezzi sviluppati per superare dislivelli a prova di Pandino 4×4 siano dei bestioni a 4, 6 o 8 ruote motrici che non possono andare fortissimo, ma così è davvero poco. Il gioco annoia davvero troppo in fretta e da quel momento in poi tutto diventa piatto e frustrante, anche.
Le ambientazioni sono prive di mappa e quindi serve andare a tentoni per capire come muoversi e dove girare le ruote, inoltre uno schema comandi non proprio user-friendly crea più confusione che altro anche agli affezionati dei racing games. Come se non bastasse, le quattro modalità utilizzabili per il controllo del differenziale non riescono a distinguersi così tanto le une dalle altre, strada a parte. Avere la trazione integrale, due assi bloccati o tutti bloccati non cambia nulla nel gioco, facendogli perdere un po' in esperienza e complicando inutilmente il layout di gioco.
La fisica è ben realizzata ed è forse è l'unica nota davvero positiva tutto il prodotto. Infatti è possibile osservare e ammirare il lavoro delle sospensioni, il loro movimento e anche il posizionamento del camion al variare delle asperità del terreno. La guida risulta tutto sommato facile nonostante la simulazione dura e pura promessa, ma le basse velocità permettono di avere più controllo a livello generale. Manovrare il camion è piacevole e godibile, anche se la telecamera interna aiuta poco e quella esterna viene pesantemente influenzata dagli oggetti di contorno, senza rendere trasparenti questi ultimi come nei giochi più recenti. Nota assurda, il camion si muove di vita propria e non è presente nessun pilota al suo interno, strano ma vero.

Graficamente vecchio di due generazioni
A livello grafico e tecnico il gioco è abbastanza arretrato. Pur essendo uscito solo su generazione corrente (PS5 etc), Heavy Duty Challenge è tecnicamente abbastanza dimenticabile. Infatti è possibile scorgere evidenti e poderosi effetti pop-in a pochi metri di erba, scenari e texture, frustrante per un gioco PlayStation 5.
I modelli poligonali non fanno urlare al miracolo e sono generalmente scarsi, con una resa complessiva che lascia trasparire limitazioni abbastanza evidenti di budget, tempo o un mix di entrambi. Anche l'aspetto estetico dei menù non è meraviglioso e pur rimanendo chiaro e fruibile poteva essere un pochino più originale.

Il (non) Platino di Heavy Duty Challenge
La lista trofei di Heavy Duty Challenge è risicata e costituita di sole 19 coppe, divise in diciannove di bronzo, tre d'argento e cinque d'oro. Niente Platino purtroppo, anche forse a causa di una offerta risicata e una conseguente lista trofei altrettanto minimale. Per completare il gioco serviranno una decina abbondanti di ore, e il 100% dei trofei verrà da sé, dato che si tratta di coppe pressoché obbligate. Nulla di complicato, ma servirà una pazienza encomiabile.
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