Robobeat – Recensione Speedrun
Robobeat è un innovativo videogioco sviluppato da Insanity Games e pubblicato da Kwalee, che combina elementi di diversi generi per offrire un'esperienza unica e avvincente. Si tratta di uno sparatutto in prima persona che integra meccaniche tipiche dei rhythm game e caratteristiche da roguelike. Questa fusione di generi può inizialmente sembrare un po' complessa, ma una volta assimilate le dinamiche di gioco, Robobeat rivela una serie di sorprese piacevoli e inattese.
La trama non è tutto
In Robobeat i giocatori vestiranno i panni di Ace, un rinomato cacciatore di taglie incaricato di catturare Frazzer, un eccentrico e subdolo antagonista determinato a ostacolare ogni nostro passo. Imprigionati all'interno del suo labirinto claustrofobico e pieno di insidie, avrete l'opportunità di scoprire frammenti criptici della storia di Frazzer e delle sue misteriose motivazioni.
La narrazione di Robobeat non è certamente il fulcro del gioco, essendo questo orientato principalmente su meccaniche di gameplay piuttosto che sulla trama. Tuttavia, gli elementi narrativi presenti servono come cornice di supporto alla progressione all'interno delle arene generate proceduralmente, offrendo un contesto avvincente che arricchisce l'esperienza di gioco.
Nonostante la componente narrativa non sia particolarmente sviluppata, le testimonianze raccolte lungo il percorso aggiungono un pizzico di curiosità e profondità, stimolando i giocatori a esplorare e comprendere meglio il mondo di Robobeat. Questo aspetto secondario della narrazione, pur essendo sottile, contribuisce a creare un'atmosfera più immersiva e intrigante, mantenendo il giocatore coinvolto mentre affronta le sfide poste da Frazzer e dal suo insidioso labirinto.

Uno sguardo al gameplay
Il gameplay di Robobeat costituisce indubbiamente il fulcro dinamico dell'intero gioco, presentandosi come un affascinante ibrido tra sparatutto roguelike e rhythm game. Ogni azione compiuta, sia essa sparare, saltare, scivolare o scattare, deve essere sincronizzata alla perfezione con la musica selezionata, conferendo al gioco una dimensione ritmica unica e coinvolgente.
Questa caratteristica distintiva permette ai giocatori di scegliere una cassetta tra quelle disponibili nel proprio registratore e di muoversi seguendo il ritmo delle tracce musicali selezionate. Le canzoni, che possono essere sbloccate proseguendo nel gioco o aggiunte manualmente attraverso l'apposito menu, variano notevolmente nel ritmo, rendendo ogni sessione di gioco fresca e diversificata. Inoltre, il titolo non limita la possibilità di alternare le tracce musicali durante gli scontri, consentendo ai giocatori di adottare approcci differenti in base alle proprie preferenze e alla situazione.
La struttura di Robobeat si sviluppa attraverso una serie di stanze generate proceduralmente a ogni morte del giocatore. Oltre alle consuete arene popolate da nemici e trappole, è possibile imbattersi in stanze speciali, molte delle quali sbloccabili in cambio di valuta di gioco. Tra queste figurano lo shop, dove è possibile acquistare potenziamenti, la stanza della sfida parkour, che mette alla prova le abilità acrobatiche del giocatore, e le classiche stanze dei consumabili, dei modificatori e dei nuovi loadout.
L'implementazione di queste meccaniche di gioco e la varietà delle esperienze offerte da Robobeat contribuiscono a creare un titolo avvincente e innovativo, capace di catturare l'attenzione sia degli appassionati di sparatutto che di rhythm game. La fusione armoniosa di elementi di genere diversi rende Robobeat una valida proposta nel panorama videoludico.

Personalizzazione e longevità
Dal punto di vista contenutistico, nonostante presenti una struttura procedurale, il titolo non offre un'infinità di contenuti preesistenti. I livelli a difficoltà crescente attualmente disponibili possono essere completati piuttosto rapidamente dai giocatori più esperti, lasciando una sensazione di brevità nella longevità del gioco.
In sostanza, Robobeat non introduce innovazioni particolarmente rivoluzionarie per quanto riguarda il gameplay. Piuttosto, il gioco si limita a raccogliere e integrare gli aspetti migliori dei suoi predecessori, offrendo al giocatore la possibilità di immergersi in un'esperienza frenetica e coinvolgente. La vera peculiarità del titolo risiede nella possibilità di scatenarsi sulle note della propria musica, aggiungendo un elemento di personalizzazione e coinvolgimento che, pur non essendo innovativo, rende il gameplay soddisfacente e piacevole.
Questo equilibrio tra familiarità e novità permette a Robobeat di distinguersi nel panorama dei videogiochi, pur rimanendo accessibile e immediato per una vasta gamma di giocatori. La struttura procedurale dei livelli garantisce una certa varietà, ma potrebbe non essere sufficiente per mantenere l'interesse dei giocatori più esigenti nel lungo periodo. Tuttavia, la possibilità di adattare l'esperienza di gioco alle proprie preferenze musicali offre un livello di personalizzazione che può rendere ogni partita unica e divertente.

Parliamo del comparto artistico
Da un punto di vista artistico, Robobeat si distingue per il suo approccio essenziale, facendo ampio uso di filtri ed effetti di post-processing per richiamare l'aspetto tecnologico e l'identità robotica del protagonista. Questa scelta stilistica evidenzia un'attenzione particolare alla funzionalità piuttosto che al mero impatto visivo, con i nemici colorati che emergono nitidamente dalla palette cromatica prevalentemente spenta e oscura dell'ambientazione. Questa caratteristica rende più facile individuare i nemici nelle arene, migliorando così l'esperienza di gioco.
La medesima filosofia estetica sembra essere stata applicata all'interfaccia utente (UI), che risulta piuttosto minimale e molto chiara nella composizione. Tuttavia, alcuni potrebbero trovare fastidiosa una leggera sfocatura presente anche negli elementi testuali, che potrebbe affaticare gli occhi durante sessioni di gioco prolungate.
Per quanto riguarda la colonna sonora, le cassette già disponibili all'interno del gioco contengono tracce estremamente adrenaliniche e perfettamente in linea con il ritmo frenetico del titolo. Questa selezione musicale si rivela particolarmente azzeccata per un rhythm game che pone una forte enfasi sul movimento e sulla sincronizzazione con la musica.
La strada verso il Platino
La collezione di trofei di Robobeat comprende un totale di 38 coppe, ripartite in 24 di bronzo, 8 d'argento, ben 5 coppe d'oro e il prestigioso Platino. Riguardo l'ambita coppa blu non c'è molto da dire, come in quasi tutti i roguelike vi basterà giocare, cimentarvi in un po' di grind e fare qualche azione di miscellanea per portare a casa il vostro prestigioso Platino. DING!
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