Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

Ambulance Life: A Paramedic Simulator – Recensione

Se avete sempre sognato di diventare paramedici senza però svariati anni di studio, Aesir Interactive realizza i vostri desideri con Ambulance Life: A Paramedic Simulator, protagonista della nostra recensione. Come il nome lascia intuire, il gioco pubblicato da Nacon è un simulativo che ci porta a bordo di una fiammante ambulanza, per salvare tanti poveri cittadini feriti. Tra misurazioni della pressione, bendaggi e molto altro, non avremo neanche il tempo di prenderci un caffè.



Oggi sei di turno



Potrà sembrarvi una frase retorica, ma siamo perfettamente consapevoli che, come molti affermano, al mondo non esistono lavori facili. Certo, fare il paramedico su un'ambulanza va un po' oltre l'idea generale di complessità: chi scorrazza a bordo dei mezzi ospedalieri non sa mai cosa si troverà davanti. Ambulance Life: A Paramedic Simulator, titolo di Aesir Interactive e Nacon, prova a catapultarci in questo mondo, proponendo una rivisitazione simulativa dell'esperienza. Come vedremo, il tutto è gestito con un piglio relativamente arcade, anche se dovrete dimenticarvi la simpatia di opere come Two Point Hospital.



In Ambulance Life i problemi sono veri, i casi sono complessi e il rischio che tutto vada per il peggio è concreto. L'idea del team è stata quella di proporre un gioco in cui la storia assumesse un ruolo marginale, per concentrarsi sull'azione. I giocatori, avviando la carriera, dovranno scegliere un paramedico tra un pool di candidati: giovani, adulti, uomini e donne, per far sì che ognuno trovi quello più adatto al suo stile. Una volta deciso chi impersoneremo, potremo lanciarci in una serie di tutorial che ci spiegheranno come salvare delle vite.



Non aspettatevi grandi risvolti di trama o magari accenni legati al background del personaggio da noi scelto, racchiuso in una manciata di righe. Ambulance Life: A Paramedic Simulator non propone infatti una vera e propria storia, ma piuttosto un susseguirsi di turni di lavoro inframezzati dalla possibilità di affrontare eventi catastrofici. Il gioco è articolato su tre mappe, che rappresentano altrettante aree cittadine. All'interno di queste, cambieranno le tipologie di casi che dovremo affrontare e, proseguendo con la campagna, gli strumenti che potremo usare per salvare i pazienti.



https://www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2025/02/ambulance-life-a-paramedic-simulator-recensione-review-1.jpg



Il gameplay di Ambulance Life: A Paramedic Simulator



Ma come potremo, esattamente, mettere in pratica anni di studi medici sul campo? Ambulance Life propone come anticipato un'esperienza arcade, in cui dovremo sia guidare l'ambulanza per le strade di San Pelicano, sia prestare soccorso ai feriti. Nei turni di lavoro, di durata variabile, inizieremo sempre dalla base operativa, per poi spostarci in risposta alle chiamate del 911. Una pratica mini-mappa ci guiderà, supportata dalla possibilità di inserire marker in stile GTA che mostreranno il percorso più breve verso la destinazione.



La chiamata del 911 fornirà anche i dettagli dell'incidente: potrebbe essere un semplice malore, così come uno scontro a fuoco o un incendio domestico. Giunti sul posto avremo uno o più pazienti da controllare, eseguendo un'anamnesi con alcune domande (ammesso che il ferito possa parlare). Le richieste sono sempre le stesse, purtroppo eccessivamente generiche: potremo accertarci dei fatti, chiedere al soggetto se ha assunto farmaci e cercare di calmarlo. Certo, dire a un uomo schiacciato da una macchina “si calmi” e ricevere come risposta “mi sento già meglio” è abbastanza surreale.



Oltre al dialogo, potremo anche usare uno zoom di visuale per scoprire lesioni o problemi, valutando lo stato del paziente. A questo punto potremo caricarne uno tra quelli presenti sulla barella e portarlo in ambulanza per prestargli le prime cure. Avremo accesso a una varietà di strumenti diagnostici e di cura, tra cui stetoscopi, bende, maschere a ossigeno ma anche defibrillatori e sostanze da iniettare. Alcune azioni saranno automatiche, altre richiederanno di completare un breve quick time event che influirà in parte sulla nostra valutazione finale. Per decidere come agire, potremo inoltre consultare la cartella clinica e da un menu a tendina individuare le possibili cause dei problemi, muovendoci di conseguenza.




Brucia qualche semaforo



Una volta prestate le prime cure in ambulanza, dovremo portare i pazienti fino al pronto soccorso, evitando pedoni e collisioni. La parte di guida è quella meno reattiva di Ambulance Life, in quanto muoversi nel traffico anche a sirene spiegate è spesso frustrante e poco coinvolgente. I pedoni inoltre hanno la spiacevole tendenza a gettarsi sotto il veicolo, causando un game over. Nulla di tragico, dato che torneremo al checkpoint precedente, ma comunque una perdita di tempo. I turni normali si riveleranno inoltre abbastanza ripetitivi, complice anche un ridottissimo carnet di frasi che i pazienti pronunceranno. Buona invece la varietà dei casi, che aumenterà proseguendo nella campagna.



A dare la svolta al gameplay ci pensano gli eventi catastrofici: disastri come ponti che crollano con morti e numerosi feriti, in cui dovremo dare delle priorità ai soggetti più gravi. Durante queste missioni ci muoveremo in aree ristrette, cercando tutte le vittime e assegnando loro un codice triage per l'assistenza. Avremo una quantità limitata di minuti per identificare i feriti, poi potremo curare sul campo i cinque più gravi. Eseguire diagnosi precise ci aiuterà a ottenere un punteggio più alto, utile ad accumulare esperienza e salire di livello. Potremo inoltre rigiocare tutti gli eventi per puntare a ottenere risultati migliori grazie all'esperienza acquisita.



Ambulance Life è di fatto tutto qui, con alcune varianti legate alle zone in cui ci troveremo o alla lunghezza dei turni. La presenza di numerosi strumenti medici e farmaci realmente esistenti regalerà una sensazione piacevole durante i trattamenti, senza però riuscire a scrollarsi di dosso un certo senso di ripetitività. Questo andrà accentuandosi man mano che accumuleremo ore di gioco e che la magia del primo soccorso andrà svanendo. Qualche sfida aggiuntiva o prova secondaria avrebbe probabilmente giovato all'esperienza generale: il team per ora non ha pensato a questa funzione, ma solo a modifiche estetiche (a pagamento, per la maggior parte) per il nostro veicolo.



https://www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2025/02/ambulance-life-a-paramedic-simulator-recensione-review-2.jpg



Il comparto tecnico di Ambulance Life: A Paramedic Simulator



Se siete appassionati di simulatori, saprete bene che la maggior parte delle produzioni meno blasonate non punta su grafica e audio, cercando piuttosto di offrire un'esperienza realistica. Ci ha quindi fatto molto piacere trovarci di fronte a un'opera come Ambulance Life che, seppur con le sue limitazioni, prova a spiccare anche sotto l'aspetto tecnico. La varietà di persone da soccorrere è buona, così come il character design. Piacevoli anche gli effetti “gore” (se così possiamo chiamarli) legati alle ferite.



Non sono però solo rose e fiori: Ambulance Life in certi frangenti ha mostrato il fianco a critiche, tra compenetrazioni varie, veicoli caduti dal cielo e occasionali problemi di gestione del traffico. Niente che una patch o due non possano risolvere, ma si tratta comunque di nei da segnalare che potrebbero far storcere il naso a chi ama la perfezione. Piacevole il comparto audio, in cui spiccano soprattutto gli effetti come sirene, rumori di apparecchiature e similari. Da rivedere invece i dialoghi, troppo piatti e ripetitivi, con un doppiaggio non all'altezza. Durante gli eventi catastrofici, in particolare, il nostro assistente tenderà a ripetere la stessa frase a cadenza regolare, cosa che vi spingerà a disattivare per un po' l'audio.



Buona infine la longevità, al netto del già segnalato rischio di ripetitività. Per completare la campagna, sbloccando tutte e tre le aree e rispondendo a ogni tipologia di chiamata, potrebbero non bastarvi una ventina di ore. Se punterete a sbloccare tutti i trofei del gioco, però, sappiate che dovrete allungare la vostra permanenza a San Pelicano.



Il Platino di Ambulance Life: A Paramedic Simulator



Sono ben 32 i trofei di Ambulance Life, Platino compreso. Sbloccarli tutti non sarà però una passeggiata: dovremo infatti completare tutti gli eventi catastrofici di livello superiore, rispondere a ogni tipologia di chiamata e completare alcune azioni di miscellanea. Sarà inoltre necessario giocare per un totale di 50 ore, guidare per 100 miglia e percorrerne 10 a piedi. Un trofeo inoltre al momento sembra affetto da bug: nessuno è ancora riuscito a leggere tutte le pagine del manuale. Errore nel codice o svogliatezza dei paramedici?




L'articolo Ambulance Life: A Paramedic Simulator – Recensione proviene da PlayStationBit 5.0.

Continua la lettura su www.playstationbit.com

18 febbraio alle 17:00

 

Sembra un titolo con buone idee, ma forse troppo ripetitivo nel lungo periodo. Peccato per i problemi di IA e traffico, ma gli eventi catastrofici sembrano una bella aggiunta. Curioso di vedere se con qualche aggiornamento migliorerà!