Murder Inc – Recensione SpeedRun
Murder Inc arriva su PlayStation con l'ambizione di offrire una sfida action votata all'eliminazione strategica di bersagli, ma si scontra fin da subito con una serie di problemi che ne compromettono gravemente la giocabilità. Quella che dovrebbe essere un'esperienza fluida e soddisfacente si trasforma rapidamente in una lotta continua contro i controlli e le meccaniche di gioco.
Un concept con potenziale inespresso
Il gioco presenta un'ambientazione che ruota attorno al mondo del crimine organizzato, dove il giocatore deve portare a termine contratti di assassinio attraverso varie missioni. La premessa è semplice ma efficace: infiltrarsi, eliminare i bersagli e completare gli obiettivi. Su carta, la formula potrebbe funzionare, ma è l'esecuzione che lascia molto a desiderare.
La direzione artistica adotta uno stile visivo che cerca di evocare un'atmosfera noir e adatta ai toni del mondo criminale, con ambienti urbani e scenari notturni. Tuttavia, anche dal punto di vista estetico il gioco non riesce mai a distinguersi o a creare momenti visivamente entusiasmanti che giustifichino l'attenzione del giocatore.

Controlli imprecisi: il problema centrale
Il cuore del gameplay è tutto nella meccanica che lega il tempo al movimento. Finché restiamo fermi, il mondo si blocca, permettendoci di pianificare ogni azione con precisione chirurgica. Ogni passo diventa una scelta, ogni errore una condanna quasi immediata. Il problema più grave di Murder Inc riguarda proprio il sistema di controllo, che risulta inadeguato e frustrante. Il mirino è traballante e impreciso, rendendo difficile colpire i bersagli anche nelle situazioni più semplici. In un gioco dove la precisione dovrebbe essere fondamentale, questa mancanza di affidabilità nei comandi diventa rapidamente insopportabile.
Il sistema di lock-on, che dovrebbe facilitare il combattimento contro più nemici, si rivela invece un ostacolo aggiuntivo. Cambiare il focus tra diversi avversari è macchinoso e poco intuitivo, causando frequenti errori che costringono a ripetere sezioni di gioco. Durante gli scontri più concitati, quando è necessario reagire rapidamente, i controlli non riescono a tenere il passo, generando morti ingiuste e una frustrazione crescente. La sensazione generale è quella di combattere costantemente contro il gioco stesso piuttosto che contro i nemici. I comandi non rispondono come dovrebbero, creando un distacco tra l'input del giocatore e l'azione a schermo che mina completamente l'immersione e il divertimento.

Gameplay ripetitivo e privo di profondità
Oltre ai problemi tecnici, Murder Inc soffre di una struttura di gioco monotona. Le missioni seguono schemi prevedibili senza mai introdurre elementi di varietà significativa. Dopo le prime ore, il loop di gioco diventa stantio: si ripetono le stesse azioni, si affrontano situazioni simili e manca quella progressione che potrebbe mantenere vivo l'interesse.
Non ci sono meccaniche particolarmente innovative o momenti che spingano il giocatore a sperimentare approcci diversi. Il gioco si limita a riproporre le stesse dinamiche in contesti leggermente differenti, senza mai evolvere o sorprendere. L'assenza di una vera profondità strategica rende l'esperienza piatta e priva di quella soddisfazione che dovrebbe derivare dal completamento degli obiettivi.
Trofeisticamente parlando: lasciate perdere
Anche per i trophy hunter più accaniti è difficile giustificare l'acquisto. Giocare attraverso un titolo così problematico solo per ottenere un Platino rappresenta un prezzo troppo alto da pagare in termini di frustrazione e tempo sprecato. I controlli imprecisi e il gameplay ripetitivo trasformano quello che potrebbe essere un platino relativamente accessibile in un'esperienza snervante che toglie qualsiasi soddisfazione nella conquista.
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